San Marino Oggi, Franco Cavalli. La girandola delle poltrone

San Marino Oggi, Franco Cavalli. La girandola delle poltrone

.

 

++++++++++++++++++++++
Dopo la pausa forzata a causa della crisi di
governo e dello scioglimento del Consiglio
Grande e Generale, ora a elezioni concluse
e con la nuova compagine di maggioranza
e governo pienamente operative, sono già
iniziate le mosse ufficiali per le nomine dei
vari posti in scadenza.
E una tra le prime che dovrà essere vagliata,
è la presidenza della Fondazione della
Cassa di Risparmio – Sums. Tito Masi, infatti,
l’attuale presidente, oltre ad aver dato
le dimissioni contestualmente all’annuncio
del suo rientro in politica era anche in scadenza
naturale di mandato. E ora, non è
intenzionato a restare in tale ruolo, avendo
già comunicato ufficialmente l’intenzione di
non restare pure alla Reggenza a cui ha
chiesto di poter inserire l’argomento in uno
dei primi Consigli utili. Ma se un uomo di
Ap lascia un posto, un altro esponente di
Ap vorrebbe andarci. Infatti in questi giorni
si è fatta insistente la voce, confermata e
smentita da alcuni politici di maggioranza,
che per la presidenza della Fondazione Carisp
circoli il nome di Valeria Ciavatta, ex
segretario di Stato agli Interni. Tale nomina
comporterebbe la fuoriuscita dal Consiglio
della stessa Ciavatta e consentirebbe il
rientro in Aula proprio di Tito Masi rimasto
fuori, ma secondo dei non eletti.
La partita per la presidenza della Fondazione
Carisp tuttavia è ben più ampia di quello
che potrebbe sembrare un avvicendamento.
Infatti anche il Psd vorrebbe concorrere
per quel posto, tanto che nei mesi scorsi
era circolata, un po’ artatamente, la voce
che fosse pronta la staffetta tra Masi e Antonio
Carattoni. Ora invece che la partita è
entrata nel vivo, il nome sussurrato è quello
di Stefano Macina, ex segretario di Stato
alle Finanze. Ma proprio l’assegnazione di
tale segreteria di Stato al Psd con il giuramento
mercoledì sera di Claudio Felici, ha
ridotto al lumicino le possibilità che il partito
di via Ordelaffi possa recriminare tale
incarico. Se infatti la presidenza della Fondazione
Carisp è considerata l’undicesima
segreteria di Stato, affidarla al Psd che non
ha neppure accettato la proposta di riduzione
del numero dei componenti di governo e
che già detiene le Finanze, è una eventualità
assai remota. Difficile anche che il ruolo
resti ad Ap, partito uscito sconfitto all’interno
della maggioranza e che già ha ottenuto
la supersegreteria di Stato al Territorio,
Sport e Telecomunicazioni.
È più probabile quindi che a ottenere l’assegnazione
sia la Democrazia cristiana che
farà pesare agli alleati le varie rinunce a cui
si è sottoposta nella formazione del governo.
Il nome che circola ora con insistenza
è quello di Marino Albani, attuale vice presidente
della Fondazione. E tra tutti quelli
fin qui in lizza, è anche quello meno politico
(gli altri due sono consiglieri ed ex segretari
di Stato), quindi anche più apprezzato da
un mondo che già mal sopporta l’ingerenza
dello Stato nonostante l’importante quota
versata dalle casse pubbliche nella ricapitalizzazione
di Cassa di Risparmio.
Insomma, una serie di movimenti e ragionamenti
che ora rischiano di rimescolare
anche altre posizioni. Il primo ambito è
quello della presidenza dell’Associazione
Bancaria Sammarinese, dove il designato
al momento è Antonio Valentini (già ex presidente
di Banca Centrale e scelta gradita
al Psd) ma proprio dalla Fondazione Carisp,
Tito Masi avrebbe sollevato qualche
mugugno, chiedendo che la nomina sia
condivisa. Poiché accordi in tal senso però
sembra fossero già stati presi da tempo, il
freno di Ap apparirebbe più una mossa una
mossa per ottenere qualcos’altro. In palio
infatti ci sarebbe perfino la presidenza, o
comunque la vice presidenza di Banca
Centrale. Si sta entrando nel terzo anno del
mandato di Renato Clarizia, e il presidente
di Bcsm non sembrerebbe, dalle voci che
ogni tanto si sentono, intenzionato a prolungare
ancora molto la propria presenza
ai vertici di via del Voltone. A dar manforte a
tale teoria anche le recenti dichiarazioni di
Mario Venturini in Consiglio durante il dibattito
sulla fiducia al nuovo governo, quando
si è lamentato proprio di alcuni compiti affidati
a Bcsm. Insomma la partita è ancora in
corso, i ruoli sono in scadenza e le nomine
dietro l’angolo.

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy