San Marino Oggi: Ieri sera aperto il Congresso di Alleanza Popolare, primo partito a riunirsi nel post elezioni / “Possibile l’unione con gruppi con la nostra stessa concezione politica”/ Il coordinatore uscente Stefano Palmieri avverte: “Fedeli al governo ma a precise condizioni”
Idee chiare, malcelato orgoglio di appartenere
al primo movimento per il
rinnovamento nato ed entrato a Palazzo
Pubblico nella storia dal dopoguerra
ad oggi, autocompiacimento di appartenenza
ad Alleanza Popolare. Un’eterogeneità
di emozioni che si sono accavallate
nel discorso di apertura del
coordinatore di Ap, Stefano Palmieri, al
primo Congresso post elezioni che hanno
drasticamente ridimensionato il suo
movimento e, guarda caso, a vantaggio
di altri nuovi movimenti. Un discorso che
si può anche considerare come “ponte”
tra quello che fu Ap alle sue origini (con
una “opposizione dura ma sempre corretta
e costruttiva”, si é sentito più volte
dire a margine dell’ufficialità degli interventi)
fino a quello che é stata Alleanza
Popolare negli ultimi anni protagonista
nell’esecutivo, e quello che sarà o potrà
essere nell’immediato futuro. (…)
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