San Marino Oggi: Malavita a San Marino a partire dagli anni ‘90 e che comincia ad essere contrastata seriamente dal 2008 / Criminalità: capitali confiscati per 5 milioni / Pubblicata la relazione antimafia: “Il fenomeno resta confinato entro limiti fisiologici”
Se il “fenomeno” della criminalità organizzata resta “confinato entro limiti fisiologici” comunque la presenza di varie “mafie” in Repubblica è stata rilevata ufficialmente anche dalla Relazione della Commissione antimafia letta, dopo un po’ di rinvii, ieri in Aula dal presidente Guerrino Zanotti (Psd).
Nella relazione si legge che il Titano “non è Paese di mafia”, ma, come la vicina Riviera, un “territorio fertile per gli affari della criminalità organizzata”. Così mafia cinese e ‘Ndrangheta sono particolarmente interessate, ai fini del riciclaggio, a banche e finanziarie; la Sacra corona unita è più attratta dalla green economy; la camorra dal settore immobiliare.
Ma i confini sono labili e aperti ad altri soggetti, per esempio provenienti dall’est europeo oppure non affiliati direttamente a qualche clan. E l’attività della criminalità organizzata si rivolge anche alla “produzione di falsa fatturazione, al traffico d’armi, al settore degli autonoleggi e delle barche, a quello del recupero crediti”. Non solo. La crisi, la difficoltà delle imprese ad accedere al credito e il continuo adeguamento normativo hanno spostato gli interessi delle organizzazioni criminali su altri fronti, quali ristoranti, alberghi e in generale il turismo. (…)
