San Marino Oggi titola: Psd verso l’accordo con il Patto, ma dall’interno non si escludono colpi di scena
Da un lato, il correntone degli ex PdD capitanato da Giuseppe Morganti, al quale danno man forte i socialisti Chiaruzzi e Capicchioni, spinge per definire in tempi rapidi l’accordo con la maggioranza. Dall’altro lato, il residuo gruppetto socialista guidato da Fiorenzo Stolfi che, nonostante gli ottimi rapporti che legano quest’ultimo all’attuale segretario di Stato per la Sanità Claudio Podeschi, nutre grosse perplessità sull’operazione.
In mezzo alle due contrapposte fazioni si è posizionata un’area, i cui punti di riferimento sono il Capogruppo Felici e l’ex segretario per le Finanze Stefano Macina, che quotidianamente mette in atto una sofisticata opera di tessitura per evitare una spaccatura (ipotesi ora non più così remota). Intanto, al di fuori del Consiglio sta assumendo un ruolo sempre più rilevante negli equilibri interni al Psd l’ex Capitano Reggente, Antonio Carattoni, da molti considerato la vera eminenza grigia della sinistra democratica e progressista sammarinese.
Voci di corridoio sempre più insistenti, infatti indicano in Carattoni il principale artefice dell’avvicinamento del Psd al Patto, in quanto sempre più concrete sono le interessenze tra i mondi di Comunione e Liberazione, dotata di un enorme potere di influenza sulla Dc e parzialmente anche su Ap, e delle Cooperative “rosse”, di cui Carattoni da molti anni è indiscusso punto di riferimento a San Marino.
Il ruolo attivo esercitato da Carattoni grazie alle sue potenti entrature in molti settori strategici dell’economia nostrana, sta alimentando innumerevoli tensioni soprattutto all’interno della componente socialista del Psd che è stanca di assecondare la linea filo-governativa ideata dall’ultimo personaggio di spicco del vecchio Partito Comunista ancora in attività e sostenuta con forza da Giuseppe Morganti, Mauro Chiaruzzi e dai loro seguaci.