San Marino. Operazione Mirror: sgominata gang criminale nel riminese con interessi sul Titano. L’Informazione di San Marino

San Marino. Operazione Mirror: sgominata gang criminale nel riminese con interessi sul Titano. L’Informazione di San Marino

Angelica Bezziccari – L’Informazione di San Marino: Operazione “Mirror”, erano gia’
all’opera i sostituti di Vallefuoco
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Tra gli indagati anche Giuseppe Ripoli, già nei guai per Vulcano2 e braccio destro di Franco negli uffici della Ises di San Marino

Detenzione illegale di armi da fuoco, associazione a delinquere, estorsioni e riciclaggio finalizzato ad attività “regolarmente” intestate a dei prestanome. Lo schema è quello classico. A sgominarlo, con una imponente operazione denominata “Mirror”, condotta dopo molti mesi di indagini tra Rimini e Riccione, sono stati i Carabinieri di Rimini all’alba di ieri mattina, con 120 uomini impegnati nel blitz. 21 sono le misure cautelari contro una gang in prevalenza composta da campani: 8 sono accusati di associazione di stampo mafioso. Eclatanti i sequestri: due night, La Perla di Riccione e il Lady Godiva di Rimini, “vecchia” conoscenza degli inquirenti, macchine e moto di grossa cilindrata, società, conti correnti e depositi di sicurezza. Le indagini hanno rivelato il radicamento sul territorio riminese di un sodalizio criminale, composto da 8 soggetti, tutti italiani, alcuni dei quali gravati da seri precedenti penali, dedito all’estorsione in danno di una pluralità di operatori economici non solo riminesi; il clan era subentrato al posto del clan Vallefuoco nel territorio riminese. (…) In particolare, Ripoli era già sotto indagine nell’operazione Vulcano2. Un testimone lo aveva indicato, come riporta l’ordinanza dell’Operazione Vulcano, come presente negli uffici di San Marino
della ditta di riscossione crediti Ises “Franco”, cioè Francesco Vallefuoco, nella veste di segretario di quest’ultimo. Per gli 8 soggetti è stata disposta la custodia cautelare in carcere, mentre nei confronti di Alfredo Nardini, sono stati disposti gli arresti domiciliari per la partecipazione ad un tentativo estorsivo. Nella vicenda delle intestazioni fittizie delle società è coinvolto anche un noto avvocato di Rimini, Nicola De Curtis, che con le sue indicazioni e consulenza, ha promosso le attività di riciclaggio. Al legale è stato notificato il divieto temporaneo di esercitare la professione per la durata di due mesi.
(…)

 

 

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