San Marino. Pa più semplificata con le nuove norme di contabilità

San Marino. Pa più semplificata con le nuove norme di contabilità

Nuove norme di contabilità per una semplificazione della Pubblica amministrazione.

Lo comunica la segreteria di Stato per gli Affari Interni, spiegando in una nota che, “con decreto delegato 17 settembre 2020 n. 152, sono stati modificati alcuni passaggi dell’ordinamento contabile dello Stato fermi ai decreti emessi nel biennio 2003/2004″. Il lavoro dell’attività di revisione “è stato effettuato dalla direzione generale della Funzione Pubblica con la importante collaborazione degli uffici contabili preposti”.

Le disposizioni introdotte dal nuovo provvedimento rappresentano “un primo passo nel percorso di piena attuazione del concetto di distinzione fra funzioni di indirizzo politico-amministrativo e di definizione di obiettivi e programmi da attuare, spettanti ai segretari di Stato, e funzioni di organizzazione e gestione, anche finanziaria e contabile, spettanti agli organi della Pubblica amministrazione in persona dei dirigenti e dei direttori di dipartimento”.

Ciò “si va a collocare nell’alveo di quanto definito dalla recente legge n. 113/2020 quale spinta propulsiva a procedimenti amministrativi rivisti con il fine della maggiore speditezza ed economicità procedurale ma senza aggravio di costi e per agevolare l’utenza“.

Viene, quindi, “maggiormente responsabilizzata la dirigenza pubblica che potrà assumere impegni di spesa entro il limite di 15.000 euro sui capitoli di pertinenza dell’ufficio diretto, dai 2.600 attuali, rispondendo della gestione dei conti e del rispetto delle procedure, ma con un alleggerimento delle pratiche documentali, senza così frammentare la responsabilità ma rendendola apicale all’ufficio”.

In tal modo, il dirigenteaumenta la propria autonomia operativa e si ha minore aggravio di burocrazia sull’amministrazione e in particolare su alcuni uffici di controllo, con un chiaro segnale di fiducia nei confronti della dirigenza pubblica, così chiamata a maggiore flessibilità e consapevolezza nell’organizzazione del lavoro e delle politiche di spesa facenti capo alla propria competenza operativa“.

“Restano in capo” i segretari di Stato e al Congresso di Stato “le autorizzazioni di spesa legate all’erogazione di contributi, ospitalità e rappresentanza, o per progetti che necessitino di un coordinamento trasversale fra dipartimenti o unità operative“. Inoltre, il Congresso “potrà conferire deleghe a singoli direttori o dirigenti in riferimento a particolari tipologie di rapporto di consulenza o collaborazione“.

Altro aspetto importante “è la possibilità di consentire alle stazioni appaltanti, tramite delega, di agire su capitoli di bilancio in modo trasversale laddove vi siano forniture di beni e servizi che riguardano più uffici, semplificando e velocizzando così gli adempimenti amministrativo-contabili per quelle stazioni che si occupano, appunto, di appalti”.

Ancora passaggi importanti, quindi, “nell’ammodernamento della macchina amministrativa pubblica, con l’ottica di semplificare sempre più le procedure con risparmio di costi e minore impegno di ore di lavoro per una ottimizzazione delle risorse senza però venire meno agli obblighi di controllo e rigore che chi gestisce la cosa pubblica deve avere”.

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