San Marino, pactum sceleris. ‘Nessuna connivenza ma responsabilita’ politiche’, Gabriele Gatti (Pdcs)

San Marino, pactum sceleris. ‘Nessuna connivenza ma responsabilita’ politiche’, Gabriele Gatti (Pdcs)

David Oddone, L’Informazione di San Marino: Gabriele Gatti annuncia: “Non mi candidero’ alle prossime elezioni” / Sulla tenuta del governo: “Non si arriva a fine legislatura”

[…]

Crede che a San Marino ci siano
state o ci siano collusioni
consapevoli fra uomini politici
e di governo con le associazioni
mafiose
?

“Spero proprio di no. Credo invece
che la politica abbia certamente
avuto responsabilità nell’avere
sottovalutato certi fenomeni.
Quando c’è stato il problema della
truffa dei liquori, il caso ‘long
drink’
e l’assedio della Finanza,
io ero segretario agli esteri. Le responsabilità
della politica c’erano
eccome ma non certo perché
noi fossimo conniventi, piuttosto
perché probabilmente avremmo
dovuto controllare e vigilare con
maggiore attenzione.
Allora poi
trovammo le intese e gli accordi.
Oggi forse le condizioni sono
diverse e gli interlocutori italiani
sono altri e c’è certamente una
maggiore difficoltà per affrontare
questi argomenti”.

Che cosa manca dunque a San
Marino per uscire dalla black
list?

“Manca un progetto economico.
Quando lo dico mi viene risposto
che il progetto è quello della
trasparenza. Bene, io sono un
sostenitore accanito di questo, ho
firmato fior di accordi che vanno
proprio in questa direzione. Ma
non basta chiaramente: trasparenza
e standard internazionali
sono una cosa assodata, ma ci
vuole un progetto per fare certe
cose. Cosa manca? Io dico che
dovremmo innanzitutto rendere
questo Paese, sempre ovviamente
nell’ambito della trasparenza,
meno burocratizzato in modo da
aiutare e sostenere coloro che vogliono
fare impresa. Poi ci vuole
la certezza del diritto. Dobbiamo
dotarci e gestire le nostre dogane,
arrivare alla fatturazione elettronica.
Poi sentiamo la necessità di
organismi che assistano l’impresa.
Oggi vedo a San Marino risposte
fuori dai tempi dell’economia.
Penso a strutture nuove e a quelle
riforme per rendere il Titano un
polo più attrattivo. Prima la gente
veniva qui per l’anonimato bancario
e societario e l’assenza di burocrazia.
Oggi queste cose si sono
perse e ce ne vogliono delle altre
per sostituirle. Nessuno vuole tornare
indietro ovviamente, ma ciò
non toglie che San Marino deve
pensare a qualcosa per attirare gli
investimenti”.

[…]

Leggi la intervista rilasciata da Gabriele Gatti a David Oddone di L’Informazione di San Marino

 


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