Jeffrey Zani di La Tribuna Sammarinese: Intanto nella vecchia sede di via Rovellino, a Murata, viene rispolverato il neon del Partito dei democratici / Partito socialista, patatrac nel Psd: la corrente Morganti chiede la separazione consensuale / Il via libera all’ingresso nell’esecutivo del progetto partorito da Casali verrà messo ai voti durante la prossima settimana
Dopo aver meravigliato gli spettatori con acrobazie degne della miglior compagnia circense, la corrente Morganti sembra aver intuito che non c’è più niente da fare. A gran parte del Psd piace il progetto socialista di Augusto Casali. Così tanto da spingere il partito alla fusione nella grande famiglia del garofano rosso. E chi non è d’accordo dovrà farsene una ragione. A questo punto la ‘separazione consensuale’ di cui ha parlato Giuseppe Morganti nell’incontro di lunedì sera, quando si è riunita la segreteria del partito, sembra dare un verdetto: il progetto socialista ha tagliato in due il partito di via Ordelaffi. Nella base del primo partito di opposizione, però, non ne sono tutti certi. Verificate le tendenze tattiche della corrente anti-Pss, infatti, alcuni membri del partito sospettano che l’affermazione sia più il frutto di un calcolo che di uno slancio di sincerità. Parlare di ‘separazione consensuale’, infatti, significa far suonare la sveglia a chi non ha ancora deciso da che parte stare. Lo scopo, insomma, potrebbe essere quello di chiamare i peones del partito non ancora schierati a darsi una mossa. E di scegliere al più presto come comportarsi nel vertice decisivo della settimana prossima.
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