San Marino. Per mantenere un po’ di riservatezza solo tre e un astenuto

San Marino. Per mantenere un po’ di riservatezza solo tre e un astenuto

NQRimini San Marino: San Marino potrà fornire all’Italia quello che chiede anche in assenza di accordo in vigore / Via un altro po’di riservatezza / E’ legge lo scambio di informazioni su richiesta in materia fiscale / Approvata dal Consiglio con 55 voti a favore, un astenuto e solo 3 no

Tre voti contrari e un astenuto. E’ il piccolo mistero del voto sulla legge che introduce lo scambio di informazioni, prima del quale tutti i gruppi consiliari hanno espresso condivisione, anche se non è mancata qualche critica. Il Titano è giunto, nella tarda serata di martedì, ad una svolta cruciale: dopo un lungo dibattito durato tutto il pomeriggio, intorno alla mezzanotte i consiglieri hanno votato la norma che disciplina lo scambio di informazioni su richiesta e unilaterale con quei Paesi con cui non esiste un accordo specifico. In cima alla lista, ovviamente, l’Italia: obiettivo principe della legge è infatti quello di ‘fare pace’ con i vicini di casa. Traguardo condiviso da tutte le parti politiche: su 55 i consiglieri presenti in aula, 51 i voti favorevoli. I pochi no alla legge fanno pensare più a segnali politici che a una reale volontà di contrastare il provvedimento. Favorevoli le posizioni di tutti i partiti d’opposizione, a partire dal Psd che aveva un anno fa presentato l’articolato, al centro poi di una lunga rielaborazione al tavolo con la maggioranza. Condivisione sulla sostanza anche da parte di socialisti riformisti, Sinistra unita e Unione per la Repubblica, che criticano comunque il metodo di lavoro, lamentando la mancata condivisione nella fase di elaborazione. Soddisfatto il Patto per il varo della norma “importantissima sia dal punto di vista economico a conferma della volontà di essere in linea con gli standard internazionali; sia politico, proprio perché frutto di un lavoro sinergico e condiviso”. Ma l’auspicio maggiore, conclude la maggioranza, è che “contribuisca a fare cadere le ultime remore su un rapporto bilaterale con l’Italia che ha bisogno di nuova linfa”. In particolare all’articolo 2, che poi è quello che riguarda più da vicino i rapporti con l’Italia, la legge prevede che “nelle more della conclusione ed entrata in vigore di accordi tra San Marino ed altri Stati per evitare le doppie imposizioni fiscali e favorire lo scambio di informazioni in materia fiscale sulla base Ocse, le disposizioni definiscono le modalità con le quali San Marino fornisce informazioni fiscali su richiesta a Stati con i quali l’accordo non sia entrato in vigore.”

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