Patrizia Cupo – Corriere Romagna: Dopo le critiche alla nuova sede al centro Gualdo interviene l’ex capitano di Castello di Acquaviva, Loretta Mazza: «Quanto bigottismo»
/ «Si temono i musulmani e non i mafiosi» /
Il capitano Lucia Tamagnini sgombra i dubbi circa l’utilizzo della sala pubblica della Giunta
SAN MARINO. «Uno scandalo, quanto bigottismo: questo paese non teme i mafiosi, ma teme i musulmani. Pazzesco». Non manda giù le critiche alla moschea di Gualdicciolo l’ex capitano di Castello di Acquaviva, Loretta Mazza. Ben più “mite”, seppure informata delle polemiche a riguardo, l’attuale capitano, Lucia Tamagnini che sgombra i dubbi circa l’utilizzo della sala pubblica della Giunta, prima occupata (anche) dalla sala di preghiera islamica, e ora invece libera: «C’era a Gualdicciolo chi la usava senza pagarla, dobbiamo far luce su certe irregolarità e rivedere il regolamento». I “furbetti” della sala, specifica l’attuale numero uno del Castello, non erano i membri del gruppo di preghiera: macché. E’ invece gente del posto che, «approfittando delle chiavi lasciate al bar, faceva un po’ quel che voleva», taglia corto la Tamagnini. E comunque, per quanto la moschea sia lì, al centro Gualdo, da ormai due anni, è la prima volta che le critiche esplodono in un vociare fitto fitto che sa di razzismo. Una tensione latente (ma nemmeno poi tanto nascosta per i ragazzi musulmani che frequentano il centro) che fa ancora più male l’indomani del rapporto del Consiglio d’Europa sul monitoraggio del razzismo a San Marino che ha messo in luce «l’ostilità» dei sammarinesi nei confronti degli italiani, specie dei lavoratori frontalieri. (…)