Antonio Giorgetti, amministratore di “La Sociale Chiesanuova Srl”, scrive una lettera ai giornali in cui evidenzia i problemi derivati da alcuni cambiamenti alla viabilità nel castello di Chiesanuova.
Oggi dobbiamo prendere
atto che, dopo un lungo periodo
di lavori di sistemazione, la strada
principale che passa davanti al
nostro esercizio commerciale serve
soltanto ai residenti locali e per
di più in modo limitato e parziale.
Si è costruito, con molti problemi,
una strada alternativa che gira
altrove.
Tutti sanno che per le attività
commerciali al dettaglio il
fatto di avere delle vie d’accesso
agevoli e dirette è fondamentale,
in maniera particolare per avere
come propri clienti anche chi è
di passaggio o comunque viene
da zone più lontane. Già in questi
mesi, come era ampiamente
prevedibile, abbiamo avuto un
calo significativo nelle vendite.
Se questa tendenza dovesse confermarsi
in quest’ultimi mesi del
2011 inevitabilmente si profilerà
la scelta di chiudere le attività
della Sociale di Chiesanuova nei
primi mesi del prossimo anno,
con conseguente perdita anche di
posti di lavoro.
La nostra società
è convinta di avere dato un buon
servizio al Castello, dal momento
che i generi alimentari sono beni
di prima necessità ed in altri castelli
minori si lamenta l’enorme
disagio che comporta non avere a
disposizione questo tipo d’esercizi
commerciali.
Purtroppo non abbiamo avuto
nessun tipo di apprezzamento da
parte delle autorità locali, ed anzi
siamo stati oggetti di affermazioni
che denotano soprattutto presunzione
e poco rispetto verso il
lavoro altrui.
Come cittadino della Repubblica
vorrei invece sapere quanto è
venuto a costare alle casse dello
Stato, e quindi a tutti noi cittadini,
questo monumentale progetto
fatto di fontane più o meno griffate,
strade fatte e rifatte più volte
per calcoli sbagliati, e lavori che
si sono trascinati per molti mesi.
Forse mezzo milione di euro, forse
il doppio, forse di più?
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Marino di N. Montebelli
DI …