San Marino, politica. A. Casali, Nps, prosegue con Psrs

San Marino, politica. A. Casali, Nps, prosegue con Psrs

Corriere di Romagna San Marino: Socialisti in “marcia” verso il voto / Casali ha promesso «fedeltà» alla coalizione ma il cammino per le elezioni prosegue

SAN MARINO. Partito socialista, parte il cammino verso le elezioni: si riunirà mercoledì il comitato esecutivo della nuova forza politica Patto   sta ad osservare: nel corso del Consiglio centrale del Pdcs si era guardato con attenzione alla nascita dell’unione delle forze socialiste – che hanno escluso il Psd – e dalla coalizione di maggioranza sono usciti commenti positivi alla nuova formazione. Ma l’a ttenzione, come è ovvio che sia, è rivolta tutta all’alleato di governo, Augusto
Casali
, promotore del progetto politico unitario in seno ai socialisti. A lui, il presidente del Pdcs, Teodoro Lonfernini, ha chiesto chiarezza precisando che di certo non si potrà andare al voto tutti quanti insieme. Così come ha fatto il Patto. Alla coalizione, di tutta risposta, Casali ha promesso “f edeltà”, ma il cammino verso le elezioni in seno al partito socialista unito prosegue. Il comitato esecutivo dovrà ora traghettare il percorso di unificazione fino al voto, decidendo programma, manifesto dei valori e modi e fasi organizzative. Allo stesso tempo, però, via delle Scalette guarda con attenzione anche al Psd: su riforme e legge di bilancio, il partito dei Socialisti e dei democratici ha dato appoggio al Patto. Sembra, allora, che le nuove coalizioni si stiano preparando in maniera del tutto naturale, pur ancora senza scontri. Se non quello tra i Socialisti uniti e il Psd: brucia ancora lo strappo tra il partitone dell’o pposizione e quel vecchio progetto di costituente socialista. Il partito che rischiava di spaccarsi tra socialisti e democratici ha preferito il cammino verso il Patto, abbandonando il progetto di Augusto Casali. E ora non è detto non sia proprio quella rottura a segnare le nuove coalizioni in vista del voto. Il nodo rischia di venire al pettine quando il Consiglio sarà chiamato a votare la riforma tributaria, fatta slittare da dicembre al prossimo giugno.  

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