San Marino. Presentato in anteprima ai Capitani Reggenti il nuovo libro del giornalista e scrittore Sergio Barducci

San Marino. Presentato in anteprima ai Capitani Reggenti il nuovo libro del giornalista e scrittore Sergio Barducci

Presentato in anteprima ai Capitani Reggenti il nuovo libro del giornalista e scrittore Sergio Barducci. L’incredibile storia di una sopravvissuta al naufragio dell’Andrea Doria

Si legge in un comunicato:  “68 anni fa il transatlantico Andrea Doria, la più bella nave della Marina mercantile italiana, la più lussuosa al mondo, affondò al largo del faro di Nantucket, sulle coste del Massachusetts, speronata dal piroscafo svedese Stockholm a poche ore dal suo previsto arrivo a New York.

Tra gli oltre mille passeggeri tanti emigranti, che hanno affrontato quel lungo viaggio in cerca di una nuova vita, una rinascita. Con loro c’era Anna, la giovane sposa di Marino, da poco convolata a nozze, ansiosa di riabbracciare quello che sarà il compagno di una vita”.

È una storia individuale ma al tempo stesso collettiva, che rappresenta la vita di tantissime persone, di una popolazione – quella sammarinese in particolare – segnata dal pesante fenomeno dell’emigrazione, dalla ricerca di un futuro in un diverso Paese, lontani dalle proprie radici e dagli affetti.  Anna e Marino incarnano i sacrifici e le sofferenze di chi ha lasciato la propria terra ed è stato accolto in una nuova realtà, alla ricerca di una sempre maggiore integrazione in una società con la quale – inizialmente – non potevano neppure comunicare a causa della barriera linguistica”.

Aggiunge la nota: “Disagi in questo caso ulteriormente appesantiti dal trauma di una tragedia, dal dolore per le vittime e dalla consapevolezza di essere scampati ad un dramma che ha segnato la storia.

Quella collisione spezzò di colpo l’incantesimo di chi si preparava ad assaporare un nuovo inizio e cancellò, in pochi secondi, il ricordo di un viaggio caratterizzato da serate festose, musica da ballo e ricchi buffet con pietanze mai viste prima. La paura, l’angoscia per la perdita dei miseri averi stipati in valigia, il terrore per la sorte dei compagni di viaggio, anche loro tuffati nelle gelide e nere acque dell’Oceano, tormentarono indelebilmente le ore che separavano i superstiti dall’arrivo dei soccorsi e dell’approdo in terra ferma, al porto di New York. 52 furono le vittime.

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy