RASSEGNA STAMPA – Sentiti la presidente del Collegio sindacale e il perito di parte civile tra accuse e contraddizioni
ANTONIO FABBRI – Nuova udienza del processo nei confronti degli ex vertici Carisp, per il bilancio dell’esercizio 2016 da -534 milioni di euro, dovuto, secondo l’accusa, a svalutazioni eccessive a fronte di una prece- dente prospettazione di bilancio, mai approvato dal precedente Cda dimissionario, che prevedeva un passivo di 77 milioni di euro. La richiesta di estromissione delle parti civili In apertura di udienza le parti hanno interloquito sulla richiesta di estromissione delle parti civili, formulata dalla difesa Cartanese, sulla base del fatto che delibere successive dell’assembla dei soci avevano ratifica- to l’operato degli amminisrtatori sotto accusa quanto al bilancio approvato, peraltro mai successivamente revisionato. Per la parte civile Cassa di Risparmio è intervenuto l’avvocato Emanuele Nicolini che ha sostenuto che la richiesta di estro- missione è tardiva, infondata e inammissibile, oltre a invocare l’illegittimità delle delibere di ratifica poiché proposte su impulso del governo e del Segretario alle finanze di allora e non dalla proprietà Ecc.ma Camera e per- ché trattate all’ordine del giorno dell’Assemblea nelle “varie ed eventuali”. Ha quindi chiesto il rigetto immeditato della richiesta di estromissione. Si è associato l’avvocato di parte civile dell’Eccellentissima Camera Gabriele Marra (…)
Articolo tratto da L’informazione di San Marino