Antonella Mularoni, Segretario di Stato per gli Affari Esteri, continua a dire che è bene insistere con l’Italia per la firma degli accordi in sospeso, ma che comunque San Marino
non accetterà mai di divenire un protettorato italiano, se questa è la condizione che l’Italia porrà.
Ad esempio venerdì sera nel corso del dibattito politico (La sfida di un piccolo Stato) che ha avuto luogo nell’ambito della 37esima Festa dell’Amicizia, il Segretario di Stato Mularoni ha detto testualmente: “Non diventeremo un protettorato italiano. Se avessimo accettate le condizioni italiane, gli accordi sarebbero già stati firmati.”
In effetti la Repubblica di San Marino ha cominciato ad accettare di divenire un protettorato dell’Italia (come Monaco della Francia) quando proprio il Segretario di Stato Mularoni ha firmato l’accordo di collaborazione finanziaria.
Un testo di accordo che, di fatto, già
‘monachizza’ San Marino, come si è avuto modo di
far presente in varie occasioni.
Il 26 novembre il Segretario di Stato Mularoni, di fatto, a Palazzo Begni,
con detta firma, ha annullato la più grande conquista di politica estera ottenuta da San Marino dopo l’Unità d’Italia: l’eliminazione della espressione
‘amicizia protettrice’ guadagnata dal prof. Federico Bigi agli inizi degli anni Settanta.
Espressione per la quale la Repubblica di San Marino era stata citata in vari manuali, per oltre un secolo, come esempio di protettorato in Europa.