San Marino. Quando i ‘sempliciotti’ vengono da fuori

San Marino. Quando i ‘sempliciotti’ vengono da fuori

Giuseppe Maria Morganti di La Tribuna Sammarinese: Ieri al Palazzo dei Congressi si sono scontrate due visioni contrapposte sul futuro dei rapporti italo-sammarinesi  / Masi Vs Pelanda: “Guerra personale di Tremonti o ferite profonde ancora aperte? / Intanto la Mularoni dice che il tavolo tecnico è andato molto bene, che tutte le criticità residue verranno sanate e entro il 2011 San Marino uscirà dalla black list/

Le previsioni sul futuro rapporto fra San Marino e Italia hanno posto ieri in evidenza due distinte posizioni rivelate nel corso della conferenza organizzata dall’Associazione Bancaria Sammarinese. Da un lato quella del Prof. Carlo Pelanda che ha espressamente detto come l’uscita di scena di Giulio Tremonti rappresenti la soluzione dei mali di San Marino, poichè la ‘guerra’ innescata dipendeva, secondo Pelanda, solo da lui. “E’ finita la guerra di Tremonti – ha detto il professore della University of Georgia secondo il quale l’ex ministro avrebbe esercitato: “una pressione eccessiva causando danni incredibili”. Sul lato interpretativo diametralmente opposto la posizione del Presidente della Fondazione San Marino, Tito Masi che invece sostiene che, nonostante il cambio del governo in Italia, i problemi non sono superati e non lo saranno neppure con la firma dell’accordo perchè – dice Masi – “Restano aperte ferite profonde”. In effetti il vero problema sta nell’idea che si sono fatte in questi anni le amministrazioni fiscali, giudiziarie e finanziarie italiane. Masi ribadisce quanto già aveva affermato al nostro giornale in una recente intervista: “Banca d’Italia ha operato per una netta distinzione tra i due sistemi” e sarà necessario un duro lavoro perchè possa cambiare idea. (…)

Già Mario Baldassari si era lanciato  in un progetto –  più modesto? –  che partiva dall’Adriatico.

Mutatis mutandis, anche il progetto di Carmen Lasorella, limitatamente al settore radiotelevisivo e solo per i Balcani, pare che segni il passo.

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