San Marino. Quei computer di Cs clonati. Anna De Martino

San Marino. Quei computer di Cs clonati. Anna De Martino

Anna De Martino di NQRimini San Marino:  Ma sulla nomina a commissario speciale di Faraone (Interpol), il segretario Valentini si dice perplessoDai pc la verità su Vendemini / Gli inquirenti clonano i computer del Credito sammarinese  alla ricerca di prove / Ieri una nuova ispezione alla banca commissariata dopo l’arresto del direttore

Ieri mattina gli ispettori di Banca centrale, ma anche la magistratura sono tornati al Credito sammarinese. Si cercano i conti, i nomi vengono registrati, gli hard disc dei computer copiati. Poi ci sarà tempo per leggere tutta la documentazione, per capire ed analizzare nomi e date. L’indagine insomma è solo all’inizio. Il Governo però interviene: “Banca centrale di San Marino aveva espresso già un anno fa, e precisamente nel maggio del 2010, l’intenzione di commissariare il Credito sammarinese”. Così Pasquale Valentini, segretario alle Finanze, ieri pomeriggio a termine della settimanale riunione dell’Esecutivo, intervenendo sulla vicenda che ha portato all’arresto dell’ex direttore generale del Credito sammarinese (Cs), Valter Vendemini per riciclaggio del denaro del narcotrafficante, Vincenzo Barbieri, freddato dalla ‘ndrangheta. “Dobbiamo ovviamente distinguere il piano penale da quello finanziario – dice –ma questa mattina abbiamo chiesto un riferimento a Banca Centrale sulla situazione dell’istituto”. Problemi di liquidità e di patrimonialità, alla base dell’iniziativa di Banca centrale nel maggio del 2010 che aveva formalmente chiesto al Cs la modifica degli organi amministrativi. In virtù di un ricorso accolto dal Tribunale amministrativo, al Credito sammarinese lo scorso anno era stato accordato più tempo, fino alla fine del 2010, per individuare soluzioni per una ricapitalizzazione dell’istituto e la vendita della maggioranza delle quote azionarie. “Il credito sammarinese – continua Valentini – ha avuto un tempo lungo, quasi un anno, per organizzare un riassetto. Il termine massimo accordato era al 30 giugno. Ovviamente, l’inchiesta della magistratura ha fatto accelerare i tempi e venerdì mattina, dopo l’arresto di Vendemini, si è proceduto all’ispezione negli uffici della banca anche alla presenza degli ispettori di Banca centrale”.

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