San Marino, referendum. ‘Terre d’oro’ per continuare a speculare

San Marino, referendum. ‘Terre d’oro’ per continuare a speculare

Il Resto del Carlino San Marino titola:  Terre d’oro / Le zone appetibili per gli industriali: Chiesanuova, Rovereta e Gualdicciolo 

 L’inalienabilità dei terreni dello Stato è un problema antico che per molti ha contribuito alla devastazione del territorio. Questo per la facilità con cui l’esecutivo concedeva terreni spesso con la correzione del Prg: da zona servizi a zona produttiva se nei pressi esisteva una azienda desiderosa di ampliarsi. Una situazione che si trascina dalla proposta referendaria del 2004. La richiesta del Comitato promotore del tempo (in pratica lo stesso di oggi) era quella di alzare il quorum ai due terzi del Consiglio per approvare l’autorizzazione alla vendita. L’allora segretario al Territorio Giancarlo Venturini, per evitare la tornata elettorale, fece una legge ad hoc. Tutti contenti, soprattutto l’Associazione Micologica promotrice del referendum vincitrice senza ricorrere ai cittadini. Poi un salto al 2010 (ancora Giancarlo Venturini segretario Territorio) quando fu approvata la legge che riportava la situazione allo stato di fatto antecedente al 2004, cioé maggioranza non più qualificata ma della metà più uno. Ed é quello che il referendum oggi vuole impedire abolendo la Legge del 2010. Di certo non sono poche le aziende che hanno richiesto la possibilità di allargare le proprie aree produttive acquisendo terreni confinanti con i loro capannoni.

Richieste contenute in fascicoli ben chiusi nei cassetti delle segreterie Territorio.

I casi più significativi, comunque riguarderebbero Chiesanuova, Gualdicciolo e Rovereta.

Il Comitato promotore vuole poi «evitare che un giorno la sede dell’Azienda dei Servizi di Cailungo, possa essere trasferita; quell’area con un tratto di penna a maggioranza semplice potrebbe trasformarsi da ‘servizi’ ad ‘abitativa’ e grazie alla sua ampia metratura ed alla posizione panoramica, un potente mezzo per la costruzione di villette di pregio».  

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