Se dovessimo tracciare un bilancio di questi primi 6 mesi di legislatura, non avremmo dubbi nel sottolineare che questo Governo si è finora caratterizzato per la volontà di intervenire a gamba tesa, velocemente e con la forza dei suoi numeri, su tutti gli ambiti in cui i propri rappresentanti sono “a rischio”, in particolare in ambito giudiziario.
Così è stato, fin dall’inizio, sul principale organo di garanzia dello Stato, il Collegio Garante, nominato per la prima volta nella storia dalla sola maggioranza, forse perché qualcuno temeva qualche azione di sindacato e doveva proteggersi contro ogni evenienza.
Così era stato, prima ancora (quando questa maggioranza governava di fatto il paese pur essendo formalmente ancora all’opposizione), quando avevano deciso di non far entrare in ruolo i due giudici d’appello che avevano legittimamente vinto un concorso, magari per far sì che un eccessivo carico di lavoro sui pochi giudici d’appello rimasti mettesse a rischio la celebrazione del processo “Conto Mazzini”, con quello che comporta per uomini forti dell’attuale maggioranza.
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