San Marino. Repubblica Futura: Fase 2, tutto tace

San Marino. Repubblica Futura: Fase 2, tutto tace

“Divergenze e confusione nel governo mentre tutto tace sulla Fase 2”

Rf richiama gli emendamenti proposti e insiste: “Trovare soluzioni è compito dell’Esecutivo Se non è in grado lo ammetta”

Repubblica futura in una conferenza stampa convocata per via telematica fa il punto delle giornate di Consiglio, in particolare sugli emendamenti presentati dalla forza politica. “Intanto – ha esordito Nicola Renzi – ci rammarichiamo perché non tutti i Decreti relativi all’emergenza sono stati portati in ratifica. Il Decreto 63 è stato emanato il giorno dopo che era stato già convocato il Consiglio, forse proprio per scelta, impedendo che venisse sottoposto all’aula di apportare modifiche a questo provvedimento e impedendo il confronto democratico e magari di apportare modifiche per fare meglio. Anche molti consiglieri di maggioranza, si sono espressi con critiche pesanti e molto motivate sull’operato del governo. Divaricazioni – ha aggiunto – sulla sanità, sulla scuola, dove la divergenza è stata macroscopica. Gli interventi adottati dal governo hanno incontrato la contrarietà di diversi consiglieri di maggioranza. Un settore in cui ci troviamo nella confusione totale: non si sa se riaprirà, quando e con quali modalità. Divergenze sull’economia. Fa quasi ridere un Segretario di Stato che sostiene: non ci sono i soldi, ma poi aggiunge di dargliene di più per poter fare investimenti. Peccato che sia al governo, mi riferisco al Segretario Pedini Amati, e che abbia il compito di allocare le risorse e di darle a chi ha bisogno e anche di trovarle”.

Quindi “chi deve governare deve trovare le soluzioni per i problemi del paese e i nostri cittadini meritano che soluzioni vengano trovare rapidamente. Diversamente ammetta che non è in grado”. Quindi aggiunge: “C’è un Congresso di Stato in cui il Segretario alle Finanze, da ordine del giorno approvato, che ha il compito, grazie a un intervento di Rf, di trovare finanziamenti senza preclusioni, cosa che il governo non voleva prediligendo una via unica con l’Italia. Poi troviamo il Segretario Lonfernini che ci dice che arriveranno 10 milioni da un paese del Golfo. Benissimo, ma poi il Segretario agli esteri Beccari dà ancora un’altra visone di politica estera. Insomma, non si capisce più chi stia facendo cosa e se tutti stiano remando nella stessa direzione nell’interesse esclusivo del Paese. Insomma, molta confusione sul come reperire finanziamenti e liquidità estremamente necessari. Anche perché continuare con la politica dei tagli per altri 4-5 mesi, significherebbe imboccare una spirale di depressione economica per le aziende e per le famiglie”.

Il consigliere Maria Katia Savoretti ha sottolineato come gli emendamenti siano stati presentati ad un Decreto “sul quale l’opposizione non ha avuto alcuna condivisione e sul quale, come forza politica, abbiamo ritenuto doveroso intervenire proponendo alcune modifiche”. Il consigliere Savoretti ha quindi illustrato le proposte formulate da Rf: dalle modifiche per aumentare la Cassa integrazione “necessario per aiutare le famiglie che in questi mesi si sono trovate ad avere una decurtazione del proprio stipendio”, ma l’emendamento non è stato accolto. Poi l’emendamento per “introdurre lo smart working anche per gli uffici pubblici, per una Pa funzionale e fuzionante anche in questa fase di emergenza”. Ma anche questo emendamento è stato respinto.

“Crediamo però sia arrivato il momento che una disciplina del telelavoro venga adottata”, ha detto Savoretti. Quindi gli emendamenti per il contributo di solidarietà nella Pa e quello che interessava la scuola, che con il decreto ha visto il taglio degli stipendi gli insegnanti. “Anche qui, non sappiamo ancora cosa accadrà, anche perché probabilmente dovremo prevedere la teledidattica, come annunciato già anche in Italia, anche alla ripresa dell’anno scolastico. E allora cosa faremo? Pagheremo meno gli insegnanti perché operano con la teledidattica?”

“Torna forte il tema della Fase2 – dice Andrea Zafferani – e in aula lo abbiamo sollevato più volte senza avere risposte. Io avevo chiesto come si pensa di coadiuvare i genitori nella gestione dei figli alla riapertura. Libera aveva proposto un emendamento sulle babysitter, ma è stato detto che le baby sitter non vanno bene perché veicolano contagio; i nonni non vanno bene perché a rischio contagio. Insomma, un altro elemento per sottolineare dilettantismo nella gestione della Fase2. Venendo agli emendamenti proposti. Ne sottolineo due molto rilevanti: uno, quello relativo all’indennità di malattia. Noi avevamo proposto il ripristino retroattivo del regime ordinario dell’indennità, ovvero pagamento all’86% i primi 14 giorni e al 100% il successivi. Dalla mediazione con la maggioranza non è stato possibile, e questo non ci soddisfa a pieni, perché comunque ci sarà, seppure viene tolta la discriminazione, ci sarà un 60% per le prime due settimane e 86 a lì in avanti. Comunque elementi rilevanti sono la retroattività e la considerazione per il trattamento delle malattie rilevanti, gravi, che avranno trattamento al 100%. Poi introdotto il concetto che le donne in gravidanza potranno optare per lo smart working. Poi l’automatismo come malattia professionale per chi opera in prima linea, sanitari e forze dell’ordine, e contragga il covid”.

Rammarico poi per la mancata approvazione per la stabilizzazione dei precari dell’Iss e per la possibilità dell’Aass, di rivedere i piani tariffari dei servizi e la possibilità di sinergia pubblico privato per servizi non strategici.

 

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