San Marino. Repubblica Futura, repliche di Severini

San Marino. Repubblica Futura, repliche di Severini

Riceviamo e pubblichiamo

PRIMO ARTICOLO

L’indipendenza di GiornaleSM e della libera stampa sotto attacco da parte di Repubblica Futura, tra regole ignorate e l’ombra della CRICCA

Negli ultimi mesi, GiornaleSM è stato oggetto di una serie di attacchi politici e istituzionali che sembrano avere un unico obiettivo: delegittimare un’informazione libera e indipendente, autorizzata come da sentenza del Commissario Vico Valentini del 19.01.2023 pp. 617/RNR/18, che negli ultimi anni ha scritto e pubblicato molti scoop importantissimi sia sulla Cricca che su disfunzioni dell’apparato pubblico.

La nuova interpellanza di Repubblica Futura,  VISIBILE QUI, insiste sulla mancata pubblicazione di una risposta governativa a un’interpellanza su GiornaleSM nel sito del Consiglio Grande e Generale: pubblicazione non prevista per legge, se viene – come pare sia avvenuto – recapitata direttamente a chi presenta l’interpellanza, ovvero in questo caso Repubblica Futura.

Ricordiamo ai nostri lettori che Repubblica Futura aveva già presentato una prima interpellanza, nella quale chiedeva se GiornaleSM avesse rispettato la normativa sammarinese relativa alla pubblicità dei dati della propria attività editoriale presso l’Autorità dell’Informazione. Questa richiesta appare quanto meno discutibile sotto diversi aspetti.

In primo luogo, va sottolineato che GiornaleSM è un sito di informazione estero, quindi al di fuori della giurisdizione sammarinese, il che pone seri dubbi sulla reale applicabilità di una norma pensata principalmente per i media locali sammarinesi.

In secondo luogo, emerge un chiaro problema di disparità di trattamento in quanto pochissimi soggetti hanno rispettato tale norma, e dai documenti consultabili online risulta che solo quattro realtà abbiano adempiuto a questo obbligo. Tra queste non figurano i circa 400-500 siti web, che includono alcuni portali istituzionali, testate di rilevanza nazionale italiane e media internazionali che scrivono “ricorsivamente” di San Marino.

Secondo la recente legge sull’informazione promossa dal Segretario Teodoro Lonfernini, anche questi soggetti avrebbero dovuto presentare la stessa dichiarazione richiesta a GiornaleSM. Però non risulta che Repubblica Futura abbia sollevato alcuna questione nei loro confronti. E come mai la prima interpellanza è stata presentata solo dopo che GiornaleSM aveva scoperto la bufala della richiesta di dimissioni al Segretario Ciacci! 

E qui nasce un interrogativo legittimo: perché concentrare l’attenzione esclusivamente su GiornaleSM? Perché non sollevare la stessa critica nei confronti di queste altre realtà, alcune delle quali hanno un impatto ben maggiore nel panorama informativo internazionale? La disparità di trattamento è evidente, così come lo è il tentativo di colpire selettivamente un’informazione indipendente che, da sempre, si distingue per il suo impegno nel portare alla luce vicende scomode e legate alla cosiddetta “Cricca”.

Questa situazione evidenzia una contraddizione di fondo: la norma citata da Repubblica Futura non viene applicata in modo uniforme e sembra essere utilizzata più come strumento di pressione politica che come reale garanzia di trasparenza nel panorama informativo. Tale comportamento pone interrogativi sulla legittimità e sull’equità con cui vengono utilizzati strumenti istituzionali pensati per il bene comune.

Perché, allora, solo GiornaleSM è stato oggetto dell’interpellanza di Repubblica Futura? E tutti gli altri?

La risposta sembra chiara: nessuno di loro ha mai osato scoperchiare il vaso di Pandora sulle vicende della Cricca.

Ma è legittimo tutto questo? È davvero accettabile piegare la funzione pubblica, pensata per il bene comune, a interessi personali o di partito? Una domanda che merita riflessione e che pone un serio interrogativo sulla correttezza istituzionale di chi dovrebbe rappresentare l’interesse generale.

Questa nuova interpellanza di Repubblica Futura, palesemente elaborata solo per creare clamore tra chi non se ne intende di queste problematiche, rappresenta l’ennesimo episodio di una strategia mirata, in aperta violazione dei principi sanciti dal Regolamento del Consiglio Grande e Generale e dal Codice di Condotta per i Membri del Consiglio.

Ma c’è di più: queste azioni pongono interrogativi sul reale impegno di Repubblica Futura per la trasparenza e la correttezza istituzionale, soprattutto alla luce di legami mai chiariti con figure controverse del passato e tuttora sotto processo a San Marino.

Il Regolamento del Consiglio Grande e Generale rappresenta uno strumento fondamentale per garantire il corretto funzionamento delle istituzioni parlamentari a San Marino. Tra i principi cardine spiccano l’obbligo di trattare esclusivamente questioni di interesse pubblico generale ed il divieto di utilizzare strumenti istituzionali, come interrogazioni e interpellanze, per scopi personali o per attacchi mirati a individui o entità.

Questi principi sono volti a preservare la dignità del Consiglio e a impedire che venga trasformato in un’arena per regolamenti di conti personali come pare volere fare Repubblica Futura.

L’interpellanza di Repubblica Futura, come altre azioni intraprese in passato, dimostra invece un atteggiamento che sembra ignorare questi vincoli, sfruttando il ruolo istituzionale per colpire o intimorire chi non si allinea o chi osa criticarli.

Il Codice di Condotta per i membri del Consiglio Grande e Generale

Ratificato nel marzo 2022, il Codice di Condotta per i Membri del Consiglio Grande e Generale è stato introdotto su impulso delle Raccomandazioni del GRECO (Gruppo di Stati contro la Corruzione). Tra le sue disposizioni più rilevanti, l’articolo 2, comma 3(a), stabilisce che:

  • I consiglieri devono astenersi dal compiere azioni o esprimere voti motivati da interessi personali, propri o di terzi, che potrebbero indebitamente influenzare l’esercizio delle loro funzioni istituzionali.

Questo Codice vincola i consiglieri a operare con imparzialità e correttezza, mantenendo il dibattito istituzionale focalizzato su questioni di reale interesse pubblico.

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La recente interpellanza di Repubblica Futura, che insiste sulla pubblicazione di una risposta governativa già depositata e parrebbe – stante le dichiarazioni in Consiglio del suo consigliere Menicucci – ricevuta, appare chiaramente come un’azione mirata a tentare di delegittimare GiornaleSM, un’informazione libera che da anni si è votata al compito di scoperchiare nefandezze e legami con la Cricca.

Dopo le ultime elezioni, Repubblica Futura ha addirittura presentato una denuncia contro alcune vignette satiriche pubblicate da GiornaleSM, che avevano fatto sorridere tutta San Marino. Questo ulteriore tentativo di intimidazione, però, si è concluso con un’archiviazione: un chiaro riconoscimento del fatto che la satira è una forma legittima di libertà di espressione e un pilastro della democrazia, anche se è pungente e dissacrante.

Tali episodi dimostrano una crescente e pesante insofferenza di Repubblica Futura verso qualsiasi forma di critica, anche quando questa si presenta sotto forma di ironia o quando la mette in relazione alla Cricca.

Un aspetto che merita attenzione è il passato di Repubblica Futura e i suoi presunti legami con la cosiddetta “Cricca”, un gruppo che per anni ha influenzato profondamente la vita politica e giudiziaria di San Marino. Sebbene nessun esponente del partito sia stato formalmente indagato, i dubbi sulla vicinanza a figure controverse come l’ex Commissario della Legge Alberto Buriani continuano a sollevare interrogativi.

Comunicazioni sospette: tabulati telefonici e testimonianze hanno evidenziato contatti tra membri di Repubblica Futura e personaggi legati alla Cricca. Tra questi, spiccano comunicazioni tra Buriani e figure chiave del partito, come Mario Venturini, Nicola Renzi e Marco Podeschi, alimentando il sospetto di un coinvolgimento che è  oltremodo da censurare e su cui Repubblica Futura vorrebbe mettere un velo e non parlarne più.

Pur proclamandosi paladini della trasparenza, i membri di Repubblica Futura non hanno mai affrontato apertamente queste accuse, lasciando irrisolte molte domande sulla reale natura dei loro legami con il passato.

L’utilizzo improprio di strumenti istituzionali, come parrebbe essere avvenuto in questi casi, quali interpellanze e interrogazioni, non è solo una violazione delle regole, ma un danno per la credibilità delle istituzioni stesse. Se i membri del Consiglio Grande e Generale non rispettano le norme, il rischio è quello di erodere la fiducia dei cittadini e di trasformare le istituzioni in strumenti di potere personale.

Le istituzioni devono rappresentare il bene comune, non essere piegate a logiche personali o di partito. Per questo è fondamentale rispettare il Regolamento del Consiglio e il Codice di Condotta ed usare gli strumenti parlamentari per affrontare temi di rilevanza nazionale.

La libertà di stampa e di satira è un pilastro della democrazia, e continueremo a difenderla contro ogni tentativo di delegittimazione.

Invitiamo i nostri lettori a riflettere su chi utilizza le istituzioni per promuovere il bene comune e chi, invece, le strumentalizza per attacchi personali o per nascondere legami poco chiari con il passato.

San Marino merita un Consiglio Grande e Generale forte, rispettato e guidato da principi di trasparenza e correttezza.

GiornaleSM continuerà a vigilare e denunciare ogni abuso che metta a rischio la credibilità delle nostre istituzioni, nonostante gli attacchi di Repubblica Futura e dei suoi consiglieri. Risponderemo sempre punto per puntocon trasparenza e documentazione, a ogni tentativo di delegittimazione, come invece Repubblica Futura non ha mai fatto con i nostri scoop o con gli articoli che mettevano in luce le loro contraddizioni e responsabilità.

Marco Severini – direttore del GiornaleSM

 

SECONDO ARTICOLO

 

San Marino. Repubblica Futura, l’attacco mirato solo a GiornaleSM e le risposte (mancate) sulla trasparenza tra insinuazioni e realtà. Un’altra FAKE dopo quella sul Segretario Ciacci?

  • Novembre 29, 2024

Repubblica Futura torna all’attacco, questa volta con un comunicato  stampa (che a noi non ha inviato e che potete leggere QUI) in risposta al nostro articolo devastante di ieri dove sono state messe a nudo le vere intenzioni dei nipotini di Alleanza Popolare, ovvero Repubblica Futura. L’intervento, che mira a mettere in discussione la trasparenza della gestione dei fondi pubblici per gli spazi pubblicitari, solleva questioni che, se analizzate con attenzione, sembrano rivelare più intenzioni polemiche che sostanza reale.

Ecco il nostro articolo:

Quella di Repubblica Futura è un’interpellanza legittima o un attacco mirato? Repubblica Futura sottolinea che la loro interpellanza, datata 4 ottobre, chiedeva a questo governo chiarimenti su presunti finanziamenti pubblici utilizzati per acquistare spazi pubblicitari su GiornaleSM, citando l’articolo 29 della legge sull’informazione e i media. Però, il punto critico non è l’interpellanza in sé, ma il metodo e l’insinuazione: perché concentrare un’interpellanza parlamentare su un singolo sito, peraltro non registrata come testata giornalistica? Dove sono le interrogazioni su altre realtà, magari anche estere, simili a GiornaleSM? Che se ne contano circa 400-500?

Rappresentanza consigliare di Repubblica Futura

Il comunicato si scaglia contro le risposte fornite dal Segretario con delega all’Informazione, definite “evasive” o un “muro”.
Però la Segreteria all’Informazione ha fornito risposte alle domande di Repubblica Futura rispondendo che NON ESISTE NESSUNA TESTATA CHIAMATA GIORNALESM ed è la verità!

REPUBBLICA FUTURA chiede lumi sulla TESTATA GIORNALISTA GIORNALESM MA QUESTA NELLA REALTA’ DEI FATTI NON ESISTE!

NON ESISTE NESSUNA TESTATA GIORNALISTICA CHE SI CHIAMA GIORNALESM! SE NON SONO CAPACI DI FARE LE INTERPELLANZE NON E’ COLPA DEL SEGRETARIO PEDINI-AMATI!

PERCHE’ REPUBBLICA FUTURA NON PUBBLICA LA RISPOSTA DELL’INTERPELLANZA CHE LE E’ PUNTUALMENTE ARRIVATA!

COSA VUOL NASCONDERE?

FORSE PERCHE’ SI SVELEREBBE UN’ALTRA FAKE NEWS COME QUELLA DELLE DIMISSIONI DEL SEGRETARIO CIACCI?

LA PUBBLICHI REPUBBLICA FUTURA!

PERCHE’ NON LO FA?

È importante sottolineare che GiornaleSM non è, volutamente, una testata giornalistica registrata secondo la normativa sammarinese, ma opera dal 2008 come un sito estero indipendente, status che è pienamente legittimo.

Questo è stato chiarito sia dalla sentenza del 19 gennaio 2023, emessa dal Commissario della Legge Vico Valentini, sia in conformità con i principi sanciti dalla CEDU (Corte Europea dei Diritti dell’Uomo).

Di conseguenza, le risposte fornite dalla Segreteria di Stato risultano del tutto corrette e coerenti con il quadro normativo vigente.

Un caso grottesco o una questione personale? Repubblica Futura definisce “grottesca e paradossale” la situazione, basandosi sul fatto che, il giorno stesso in cui è stata consegnata la risposta governativa, sul nostro sito fossero presenti banner pubblicitari di società partecipate dallo Stato.

Ma davvero basta osservare un banner per trasformarlo in un’accusa fondata? I contratti pubblicitari, la gestione delle campagne e le collaborazioni con piattaforme informative sono pratiche legittime e trasparenti, regolate da accordi commerciali chiari e verificabili.

Questi rapporti non hanno alcun collegamento con un presunto utilizzo improprio di fondi pubblici, né tantomeno con irregolarità legate alla nostra attività, che opera nel pieno rispetto delle normative.

Trasformare la presenza di un banner pubblicitario in un argomento per insinuazioni o accuse appare, quindi, più come un tentativo strumentale di delegittimazione che come una reale preoccupazione per la trasparenza. È lecito chiedersi: si tratta di una questione di interesse pubblico o di una questione personale mascherata da azione istituzionale?

Lo stesso articolo 29 della legge sull’informazione, citato da Repubblica Futura, regola le campagne promozionali per i media registrati, ma non vieta di collaborare con altre realtà anche estere, come avviene per tutti gli enti statali ed è giusto che sia così.

Forse Repubblica Futura ha dimenticato di leggere la norma per intero?

Il vero paradosso, come sempre, è il silenzio di Repubblica Futura sulle domande che noi di GiornaleSM abbiamo posto ripetutamente:

– perché ignorare altre realtà simili?

– Perché concentrarsi solo sul nostro sito?

Forse perché siamo stati l’unica voce a denunciare con chiarezza episodi scomodi legati alla loro storia e alla loro vicinanza a figure controverse del passato?

Non è un mistero che, negli ultimi anni, siamo stati bersaglio di più attacchi da parte di Repubblica Futura, incluse denunce per vignette satiriche, tutte archiviate.

Un invito alla trasparenza vera. Da parte nostra, continueremo a pubblicare i banner di chiunque sia nostro cliente, come abbiamo sempre fatto ma auspichiamo che anche Repubblica Futura voglia finalmente mostrare la stessa trasparenza:

Ecco invece le domande principali poste nel nostro primo articolo a Repubblica Futura che non avevano avuto risposte:

  1. Perché concentrare l’attenzione solo su GiornaleSM? Abbiamo evidenziato che ci sono molte altre piattaforme, incluse quelle istituzionali o di rilevanza nazionale e internazionale, che pubblicano contenuti su San Marino ma non sono state oggetto di interrogazioni o richieste simili da parte di Repubblica Futura.
  2. Perché Repubblica Futura ignora altre realtà? Ci siamo chiesti perché Repubblica Futura non abbia mai sollevato questioni simili per altre piattaforme, soprattutto considerando che queste potrebbero essere più vicine alle dinamiche istituzionali.
  3. È legittimo utilizzare strumenti istituzionali per un attacco mirato? Abbiamo posto la questione sulla correttezza di utilizzare strumenti istituzionali, come interrogazioni parlamentari, per quella che sembrava essere una strategia mirata a colpire GiornaleSM, piuttosto che a perseguire un interesse pubblico più ampio.
  4. Perché la funzione pubblica viene piegata a interessi personali o di partito? Abbiamo sollevato dubbi sull’uso della funzione pubblica per perseguire obiettivi che apparivano più legati a interessi politici o personali, piuttosto che alla trasparenza e al bene comune.

Se davvero credono nella trasparenza, che inizino a dimostrarlo rispondendo alle nostre domande.

Il comportamento di Repubblica Futura sembra violare il principio fondamentale del Codice di Condotta, che impone ai consiglieri di astenersi da azioni o espressioni motivate da interessi personali o di partito, e il Regolamento del Consiglio Grande e Generale, che disciplina l’utilizzo degli strumenti istituzionali, vietandone l’uso per attacchi mirati o personali.

Ratificato nel 2022 su impulso delle Raccomandazioni del GRECO, il Codice di Condotta dei Membri del Consiglio Grande e Generale stabilisce che i consiglieri devono agire con integrità e imparzialità, evitando conflitti di interesse ed ogni azione deve essere orientata esclusivamente all’interesse pubblico, senza utilizzo di strumenti istituzionali per finalità personali.

Parallelamente, il Regolamento del Consiglio Grande e Generale vieta esplicitamente l’uso di interrogazioni o interpellanze per colpire specifici soggetti o entità senza un chiaro interesse pubblico.

La nostra domanda rimane: perché concentrare queste azioni solo su GiornaleSM, ignorando altre realtà che potrebbero essere soggette alle stesse domande? Questo comportamento, lungi dall’essere trasparente, appare come un uso improprio della funzione pubblica, che invece dovrebbe servire a tutelare l’interesse generale.

Ciò che preoccupa maggiormente è l’implicazione che queste azioni hanno sulla libertà di stampa e di espressione.

Attacchi così mirati a un sito di informazioni indipendente, come GiornaleSM, non rappresentano solo una violazione delle regole istituzionali, ma un vero e proprio tentativo di intimidazione verso chi denuncia verità scomode.

La libertà di stampa è un pilastro fondamentale della democrazia, e queste azioni rischiano di minare uno dei diritti più sacri per la tutela della trasparenza e del pluralismo.

Alla luce della gravità di quanto sta accadendo, ci riserviamo di coinvolgere formalmente la Reggenza, il massimo organo istituzionale di San Marino, affinché vigili su questi comportamenti e valuti se le azioni di Repubblica Futura siano compatibili con i principi democratici e con il rispetto della libertà di stampa.

La nostra richiesta alla Reggenza si baserà su fatti concreti, chiedendo una verifica dell’uso improprio di strumenti parlamentari per attaccare una piattaforma informativa indipendente.

GiornaleSM continuerà a vigilare e rispondere, con dati e fatti, a ogni insinuazione infondata e FAKE NEWS di chiunque, difendendo non solo la propria reputazione, ma anche il diritto a un’informazione libera e indipendente, quella pare che REPUBBLICA FUTURA non vuole che esista a San Marino ed all’estero. 

 

Marco Severini – Direttore di GiornaleSM

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