La scorsa settimana, nella notte tra il sabato e la domenica, ci fu un incendio nella ditta Spac di Gualdicciolo che provocò anche una nube nera che, secondo Rete, lascia “sorgere anche timori sulla salute degli abitanti della zona, nonostante le pronte smentite delle autorità preposte”. Bene, questa è la prima nota critica del movimento, ma una seconda valutazione, che, a tutti gli effetti, si tratta di una vera e propria denuncia politica, Rete la fa a proposito delle modalità in cui l’Esecutivo ha nominato l’ex Segretario al Turismo Berardi Capo della Protezione Civile.
Ribadendo nuovamente di non aver nulla contro le persone, siamo di fatto di fronte ad una nuova scorciatoia che il Congresso di Stato, con tale Delibera, ha attuato contro una normativa di Legge. Tale norma sancisce che quella nomina spetta al Consiglio Grande e Generale, e che al Congresso di Stato era semplicemente delegato il fatto di proporre un nome (probabilmente dopo l’esito del Bando).
Si viene poi a scoprire che il nuovo Capo della Protezione Civile avrà un incarico di tre anni eventualmente rinnovabili, “fatto salvo il superamento del periodo di prova della durata di mesi tre, che conserverà la titolarità dell’incarico di “Direttore A.A.S.L.P.” sino alla conclusione del periodo di prova di cui sopra”, e che, “in caso di rinuncia del dott. Fabio Berardi o di esito negativo del periodo di prova, il conferimento dell’incarico di Capo del Servizio Protezione Civile avverrà secondo l’ordine della graduatoria citata nel prologo”.
Si è in tal modo generato l’ennesimo meccanismo a cascata che pare, garantire solo alcune persone a discapito di altre, esautorando di fatto i compiti dello stesso Consiglio Grande e Generale.
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