San Marino. Riciclaggio da 140mila euro attraverso società londinese, Antonio Fabbri

San Marino. Riciclaggio da 140mila euro attraverso società londinese, Antonio Fabbri

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Riciclaggio da 140mila euro attraverso società londinese

Antonio Fabbri

Appropriazione indebita e riciclaggio. Della prima contestazione sono accusati Giancarlo e Marcello Belluzzi, di 63 e 31 anni, il primo già amministratore della Lavanderia Sammarinese Spa. I due sono accusati di essersi appropriati nel tempo della somma complessiva di 140mila euro attraverso dieci assegni di 14mila euro ciascuno. Assegni emessi a favore di una società inglese, la Guiderise Limited, con sede a Londra.

Gli assegni erano stati emessi a favore della società sulla base di una fattura emessa per servizi che la società inglese aveva prestato a favore della Lavanderia sammarinese. Servizi che, però, secondo l’accusa erano inesistenti. Di conseguenza la fattura, per l’accusa, è risultata falsa.

I soldi che dovevano essere incassati dalla società londinese, però, dopo l’apposizione di una firma di girata per conto della Guiderise, venivano però messi all’incasso su due conti, uno di Marcello e l’altro di Giancarlo Belluzzi, rispettivamente in Ibs e in Bsm.
In sintesi, insomma, secondo l’accusa mossa, i soldi della Lavanderia Sammarinese di cui i due Belluzzi si sono appropriati erano stati dati tramite assegni ad una società londinese sulla base di una fattura che gli inquirenti indicano come falsa, e poi retrocessi con la messa all’incasso degli assegni sui conti dei sammarinesi. Di qui anche l’imputazione per riciclaggio a carico di Danila Grigoryev, russo di 47 anni amministratore della società della City che, per l’accusa, ha fatto da “lavanderia” ai soldi sottratti alla Lavanderia.
Il russo, tra l’altro, era noto a San Marino, tanto che il suo nome figura anche tra le carte di uno dei faldoni poi confluiti nel maxi-processo del conto Mazzini. Lo stesso Grigoryev era uno degli indagati della prima ora nel procedimento penale numero 869 del 2011, nel quale figurava come esecutore di diverse movimentazioni in Bcs e in FinProject, effettuate anche attraverso il famigerato mandato “cinghiale”. Poi, in quel procedimento penale, evidentemente le accuse a suo carico sono decadute.
Dovrà rispondere di riciclaggio, invece, in quest’altra vicenda per la quale è stato fissato il processo davanti al giudice Roberto Battaglino in data 13 ottobre.

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