L’Informazione di San Marino
Al processo per riciclaggio: “Io non facevo niente, ero solo l’amministratore”
Antonio Fabbri
Prosegue il processo per riciclaggio dei denari della cosiddetta “cricca romana delle bancarotte”. Ieri una nuova udienza nella quale sono stati ascoltati alcuni testimoni: un ex funzionario, responsabile dell’antiriciclaggio, della finanziaria Trecentouno, attraverso la quale i personaggi romani coinvolti detenevano le quote della società sammarinese implicata; sentito poi una legale esperta di frodi carosello; ascoltata quindi la ex amministratrice della società Mercury srl, una delle società utilizzate, secondo l’accusa, per movimentare e occultare i denari ritenuti di provenienza illecita.
I tre – Modestino Tartaglione, 66enne di Fiano Romano, Walter Dezi, 57enne di Roma, e il sammarinese, noto commercialista, Aldo Geri di 52anni – sono infatti accusati di avere trasferito, occultato e sostituito il denaro sporco provento di reati quali la frode fiscale, l’appropriazione indebita, amministrazione infedele e bancarotta fraudolenta.
Singolari proprio le parole dell’amministratrice ascoltata come testimone che, alle domande dei legali e della procura fiscale ha dato una risposta che racchiude l’emblema di quel periodo. “Tutte le operazioni le faceva il signor Dezi. Non andavo in banca, non ho mai fatto niente. Io ero solo l’amministratore della società”. La donna ha anche dichiarato di non aver mai avuto rapporti con il commercialista Geri.
Intanto il difensore di Walter Dezi, l’avvocato Massimiliano Annetta, ha presentato istanza di proscioglimento, come aveva già fatto in sede di questioni preliminari, sollevando il fatto che l’evoluzione del parallelo procedimento romano che vede Walter Dezi come autore del reato presupposto, impedirebbe a suo carico l’imputazione di riciclaggio sul Titano considerato che all’epoca dei fatti l’autoriciclaggio non era previsto.
Processo aggiornato al 23 marzo.