Fausta Mannarino di La Voce di Romagna San Marino: Respinto il sequestro dei beni. Tra le parti non potevano sussistere allo stesso tempo condotte estorsive ed accordi / “Bianchini: nessuna prova del riciclaggio / Per tre giudici non è provato il patto per occultare le somme derivanti dalla bancarotta
Colpo di scena nell’appendice dell’inchiesta Criminal
Minds.
Marco
Bianchini, ex patron della Karnak ed i suoi collaboratori Bruno Platone e Riccardo
Ricciardi non avrebbero commesso il reato di riciclaggio come contestato dalla Procura.
Non è una sentenza ma la valutazione di tre giudici del Tribunale di Rimini giunti a questa conclusione nell’ambito della discussione sul sequestro preventivo per equivalente di 780mila euro, somme che la Procura voleva sigillare in quanto sospettate di essere il provento di riciclaggio.
Fermo restando che il ricorso in Cassazione potrebbe ancora ribaltare la frittata e restituire la ragione al pm Luca Bertuzzi, allo stato ci sono tre giudici del Tribunale (il presidente Giorgio Barbuto e i giudici a latere Alessandra Ferraro e Raffaella Ceccarelli) che decidendo in ordine alla impugnazione proposta dal pm a fine gennaio, hanno valutato che “gli elementi desumibili dalle indagini svolte non paiono lasciare spazio a ricostruzioni della vicenda che avvalorino la prospettazione accusatoria circa la sussistenza del reato di riciclaggio”. (…)
