San Marino. Riunita la Direzione del Psd

San Marino. Riunita la Direzione del Psd

La Direzione del PSD si è riunita lunedì 29 settembre per un confronto approfondito sull’attuale momento politico.

Nella precedente Direzione, quella del 18 settembre, il PSD ha preso una posizione forte, chiara e condivisa da tutti in favore della legalità e della trasparenza, contro un modo di fare politica distorto, funzionale all’ interesse e all’arricchimento personale, ai danni dello Stato, dei partiti e di tutti i cittadini.

Ieri sera è stato fatto un altro passo importantissimo, quello dell’analisi e della proposta per il futuro del partito.

Ogni sistema, in natura e nella società, non ha mai una stabilità assoluta, è sempre pronto a trasformarsi ed evolversi. Quando un sistema diventa instabile ci sono sempre almeno 2 nuove possibili strutture per l’evoluzione, che implicano una sorta di processo di apprendimento. (F. Capra)

Per ristabilire l’equilibrio, ciclicamente, è necessario un mutamento di valori all’insegna della cooperazione, della giustizia sociale, dell’interdipendenza, nel rispetto delle diversità.

Il processo di apprendimento, presupposto indispensabile per l’evoluzione, scaturisce da una analisi profonda e dall’individuazione chiara delle criticità che hanno portato alla rottura dell’equilibrio, analisi che è stata ampiamente approfondita.

Le criticità individuate, impegnano il partito ad un rinnovamento profondo, non solo anagrafico, ma metodologico.

In una recente intervista Stefano Macina ha promosso un forte impulso al rinnovamento indicando la necessità di mettere in campo una squadra nuova, proiettata verso il futuro ed ha comunicato che, coerentemente con l’obiettivo del rinnovamento, non si ricandiderà alle prossime elezioni, lanciando così una sfida generazionale.

La sinistra deve interpretare il cambiamento prevedendo i temi del futuro e il PSD ha sempre avuto lungimiranza e capacità di elaborazione politica, come nel 2011 quando dall’opposizione presentò la proposta di legge sulla trasparenza e sullo scambio delle informazioni, rivelatasi poi fondamentale per l’uscita dalla black list.

La politica è fluida, le alleanze e le collaborazioni vanno costruite su basi condivise, obiettivi comuni e gli argomenti non mancano. Il processo di rinnovamento va accelerato.

La Direzione ha preso atto dell’incontro di maggioranza avvenuto il 17 settembre con il Partito Socialista e, sempre nel solco del processo di rinnovamento, ha sottolineato la necessità di approfondire e condividere temi comuni, nell’interesse del Paese.

Il PSD metterà in campo azioni forti per rispondere al mandato scaturito dall’ultimo Congresso, cioè “promuovere la costruzione di un grande movimento riformista, laico, liberale e democratico, che abbia un orizzonte più ampio delle culture di matrice socialista e sappia guidare il Paese sulla strada dello sviluppo e dell’integrazione della Repubblica nell’Unione Europea”.

Questo sarà un autunno caldo per il PSD, ricco di incontri per un confronto aperto con il Paese, di impegni formativi ed iniziative aperte a tutti.

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