Romeo Morri, ex Segretario di Stato alla cultura, all’Istruzione e all’Università, spiega il motivo delle sue dimissioni da Segretario di Stato, dichiarando che una delle cause principali risiede nel fatto che questo governo ha voluto bloccare il suo progetto universitario.
San Marino Oggi: Amarezza e delusione per il freno al progetto sull’Università /
Romeo Morri: Bisogna investire
risorse su Istruzione e cultura /
L’ex segretario: Merito nostro aver detto a tutti come stavano le cose sull’inciucio in atto
(…) Sui motivi che hanno portato il leader dei moderati a dimettersi, quindi, spiccano quello politico ma anche uno più di merito: “il tema dell’Università”. “In questi anni – spiega – abbiamo realizzato accordi importanti, come il riconoscimento dei titoli universitari, il processo di Bologna e anche altri accordi con l’Italia solo per citarne alcuni. Invece c’è chi vede gli investimenti nella pubblica istruzione e nella cultura solo come voci di costo, ma non deve essere così”. “Si tratta – argomenta l’ex segretario Morri – di investimenti sul futuro dei sammarinesi, sulle risorse umane di questo Paese che sono l’unica vera risorsa su cui può realmente contare San Marino. in questi tre anni e mezzo abbiamo fatto passi avanti in tutti i livelli, dalla scuola all’università e nel settore della cultura. Non possiamo quindi considerare questi settori solo come dei costi, come delle spese. E’ vero – ammette l’ex segretario di stato ora tornato al suo lavoro alla farmacia dell’ospedale- che si tratta di settori che hanno spese importanti, ma investire su di essi vuol dire investire sui sammarinesi”. E proprio per come sono andate le cose, in particolare con l’Università, Morri si dice “amareggiato e deluso”. (…)
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