San Marino. Sanatoria edilizia. La legge c’e’ e bisognerebbe applicarla. Augusto Michelotti

San Marino. Sanatoria edilizia. La legge c’e’ e bisognerebbe applicarla. Augusto Michelotti

SANATORIA EDILIZIA
La legge c’è e bisognerebbe applicarla.
Leggo sui giornali che verrebbe richiesta, da alcuni partiti politici, la “sanatoria edilizia” per non perdere quei proventi che potrebbero derivare dalla paventata prescrizione (20 anni) che poi è stata corretta dal decreto legge n° 75 del 26 Ottobre 2010 che prevede il pagamento delle tasse di concessione per prescrivere opere non previste nel progetto approvato. La sanatoria prevista dalla legge è applicabile solo per gli abusi che comunque rientrano all’interno dei parametri di legge sull’edificabilità (indici edilizi, cambi di destinazione d’uso, ecc.) e non è applicabile per quegli abusi che esulano da ogni norma dimensionale.
Suggerisco ai proponenti della “sanatoria edilizia” di leggere l’intero articolo 176 dove si legge che le sanzioni previste per abusi “veri” e cioè quegli abusi completamente al di fuori da qualsiasi parametro e quindi fuori dalla legge e non correggibili con la demolizione, prevedono “una sanzione pecuniaria pari al triplo dell’incremento di valore di mercato derivante dalle opere abusive….”.
Facciamo un esempio: con la proposta dei nostri politici, un edificio che ha un abuso, diciamo di 30 mq. in più, pagherebbe (calcolando quattro volte la tassa di concessione massima) – € 100 circa al mq. x 4 volte = € 400 al mq. – € 400 x 30 mq. di abuso = € 12.000,00 (totale sanzione dodicimila Euro).
Con la legge ancora vigente (e mai applicata, chissà perché) invece il calcolo dovrebbe all’incirca essere questo: abuso di 30 mq. al prezzo di mercato da crisi di circa € 1.500,00 al mq che moltiplicato per tre (….triplo dell’incremento del valore di mercato….) diventa € 4.500,00 al mq. che a sua volta viene moltiplicato per la superficie abusiva di 30 mq. equivalente ad una sanzione di           € 135.000,00 (diconsi centotrentacinquemila Euro tondi tondi). Ci sembra che la differenza di più di dieci volte di importo di sanzione, sia molto più appetibile rispetto ad un provvedimento che ancora non c’è e di cui non c’è bisogno (ovvero la sanatoria).
Perchè era stata prevista una multa così alta? Naturalmente per scoraggiare i soliti furbetti del quartierino che si sono arricchiti a sbafo approfittando proprio di uno Stato compiacente e tollerante con loro e che addirittura si è adeguato alle esigenze di coloro che avevano bisogno di esagerare nel costruire. Colpirne uno per educarne cento, forse era questo lo spirito guida del legislatore; neanche questo è avvenuto, i vari governi non hanno mai punito gli abusi generando un effetto domino di maleducazione civile che ha generato i guasti e le devastazioni urbanistico-ambientali che sono sotto gli occhi di tutti creando, tra l’altro, ingiustizie, disparità e tensioni sociali tra cittadini gabbati e quelli furbi che hanno venduto loro edifici con l’abuso incorporato, ammiccando a un futuro aggiustamento extra regole (anche di questo si dovrà tenere conto e dovranno di conseguenza essere commisurate le azioni di adeguamento del malfatto). Comunque le sanatorie, che sono un sistema tutto mediterraneo di rabberciare le cose, sono sempre un provvedimento da non prendere, sono diseducative e abituano il cittadino alla trasgressione fraudolenta con la speranza della futura legalizzazione, tanto poi in qualche modo si sistema tutto.
No, non può e non deve funzionare così perché c’è una soglia che non può essere superata perchè se è vero che ogni popolo si merita il governo che ha, perché lo ha eletto votandolo è anche vero il contrario e che molto spesso ogni governo ha il popolo che si merita e che ha male-educato.
Augusto Michelotti
SINISTRA UNITA

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