San Marino. Sbeffeggiato reagisce, criminalizzato tace

San Marino. Sbeffeggiato reagisce, criminalizzato tace

L’articolo di Le Monde firmato da  Philippe Ridet che ‘sbeffeggia’ – non senza un certo savoir faire? – alcuni aspetti della Repubblica di San Marino, sembra quasi prefigurare un incidente diplomatico con la Repubblica d’oltralpe. Eppure la Francia, con Napoleone III, ha salvato San Marino dall’unificazione della penisola italiana, avvenuta  sull’onda delle baionette piemontesi guidate da Cavour. Eppure La Francia, con Napoleone I,  ha elevato San Marino, per la prima volta,  alla dignità di Stato. Eppure la Francia, grazie a Matteo Valli, ha diffuso  per l’Europa il mito di un San Marino luogo di democrazia, su cui l’intellighenzia sammarinese ha potuto far leva per liberarsi dal card. Alberoni.

Se San Marino avesse dichiarato guerra tutte le volte che è stato indicato come il Paese dei Campanelli – cioè da ‘operetta’ -, i cocoriti (come una volta simpaticamente si chiamavano le Guardie di Rocca  per la loro divisa multicolore) avrebbero dovuto avere sempre la sciabola sguainata. 

Meraviglia piuttosto che non ci sia stata alcuna reazione  pubblica  all’uscita di due libri, ancora freschi di stampa,  devastanti per la Repubblica  come “San Marino Spa”  e, per certi versi ancor più, “L’onere della toga“.

Pur non avendo, ad esempio,  quest’ultimo libro, trattato delle – tutt’altro che esaltanti  per la Repubblica di San Marino –  deposizioni dei politici sammarinesi davanti a Di Vizio a Forlì.

 

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