San Marino. Scandaloso, la politica si sostituisce ai giudici e aggiusta i processi degli amici

San Marino. Scandaloso, la politica si sostituisce ai giudici e aggiusta i processi degli amici

 

Hai un processo in corso e non sei soddisfatto della piega che sta prendendo? Niente paura, se sei vicino alla maggioranza, d’ora in poi è possibile rivolgersi alla politica che ti risolverà le cose scavalcando giudici, giustizia, processi, pronunce giurisprudenziali e procedure. E’ quello che è accaduto ieri in Commissione af- fari di giustizia verso il processo aperto in primo grado, processo aperto in primo grado – va ribadito – nel quale la politica ha sovvertito la decisione del giudice.

I fatti. Lo scorso 25 giugno è ripreso il processo di primo grado davanti al giudice Roberto Battaglino per amministrazione infedele nei confronti dell’ex pre- sidente di Asset Banca, Stefano Ercolani, e dell’ex direttore Barbara Tabarrini. Durante l’istruttoria, tramite il loro avvocato consigliere di maggioranza Gian Nicola Berti, avevano ri- cusato i due inquirenti, Alberto Buriani e Antonella Volpinari, sostenendo che non potessero fare le indagini in pool. Il giudice Vitaliano Esposito, raccolta una memoria degli inquirenti che sostenevano invece la legittimazione a poter indagare in pool, aveva rigettato la ricusazione. L’indagine era proseguita ed era intervenuto il rinvio a giudizio.

Apertosi il processo, nelle eccezioni preliminari, l’avvocato Berti era tornato alla carica sostenendo che di due inquirenti violavano il principio del giudice naturale e avevano dichiarato il falso a esposito sostenendo di poter lavorare in pool. Chiedeva quindi di annullare tutto. Nel processo il giudice Roberto Battaglino, aveva rigettato le eccezioni e puntualmente motivato – citando sentenze dei giudici di appello Massimo Nobili, David Brunelli e Francesco Caprioli – come la conduzione dell’indagine in pool non violi, il principio del giudice naturale.

Inoltre il giudice Battaglino aveva evidenziato come dalla relazione del Magistrato Dirigente emergesse chiaramente come il commissario Buriani fosse stato esplicitamente incaricato di coordinare e affiancare nelle indagini gli altri inquirenti. Stesse cose avevano ribadito i procuratori del fisco Giorgia Ugolini e Roberto Cesarini, che nel processo rappresentano lo Stato.

A quel punto Ercolani e l’avvocato Berti che cosa hanno fatto? Hanno ricusato il giudice Battaglino e, presentatasi l’occasione, depositato l’esposto nella Commissione affari di giustizia, sostenendo, anche lì, che Buriani e Volpinari avessero detto il falso. Una circostanza già smentita con pronuncia del Giudice nella sede giurisdizionale, ma che la politica ha preso per buona riportandola nella propria decisione per il sindacato. Ha così sconfessato le decisioni di due giudici oltre a sostituirsi ad essi intervenendo su un processo in corso.

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