San Marino. Secondo comunicato Della Torre1. Gli interventi

San Marino. Secondo comunicato Della Torre1. Gli interventi

CONSIGLIO GRANDE E GENERALE
Lunedì 27 Febbraio, 2012
Prima
della pausa serale, il comma comunicazioni è proseguito con gli
interventi dei consiglieri di maggioranza e di opposizione. L’Upr,
attraverso Nicola Selva, ha presentato un ordine del giorno sul tema
dell’emergenza neve, volto a promuovere l’attività di volontariato per
concorrere alle operazione di protezione civile.

Di seguito un riassunto del dibattito.

Angela Venturini, Usdm: “La lettera di Monti è la
novità politica di maggiore rilievo da mesi. Ed è anche inaspettata. Si
tratta di una sorta di trattato di pace dopo la bufera di Tremonti, il
viatico per la normalizzazione dei rapporti bilaterali. Monti ha capito
la fatica fatta da San Marino e la missiva è uno spartiacque tra il
passato e il futuro che vogliamo costruire, fondato sulla serietà e il
rigore. Questa è la sfida che Monti ci propone e i dubbi pruriginosi
dell’opposizione che gioca sulle parole non tengono conto di
ciò.                                 Sull’emergenza neve ho riflessioni
dolci-amare. Lodo l’impegno dei volontari, la faccia buona di San
Marino. Molto meno il comportamento di alcuni cittadini. Comunque, di
fronte a un evento eccezionale, le cose hanno funzionato abbastanza
bene”.

Pier Marino Menicucci, Upr: “Non siamo affatto
dispiaciuti che il presidente Monti abbia scritto ai Capitani reggenti.
La lettera è abbastanza complessa, parla di tutta una serie di
problematiche di cui abbiamo preso atto. I meriti nessuno li toglie al
governo, ma alcuni sono dell’intero Consiglio grande e generale. E poi
il processo di adeguamento agli standard internazionali ha origine nel
precedente esecutivo.

L’affermazione del segretario di Stato per gli Affari esteri non può
essere accettata tacitamente, se ha dei motivi di dubbio questi vanno
chiariti, è importante sapere se è stata una boutade o se ci sono
fondati motivi di sospetto su chi è andato contro gli interessi del
Paese. Mi auguro che questo accordo venga firmato e poi ratificato, dato
che questo Paese non può vivere senza il rapporto con
l’Italia, per
motivi naturali, storici, morfologici. Stiamo anche ragionando per il
rapporto con l’Unione europea. Oggi abbiamo una condizione molto
difficile. La firma, se ci sarà, sarà una luce in fondo al tunnel, ma
l’attraversamento del tunnel è stato molto arduo. Il sistema economico
non è più lo stesso di due anni fa, ma anche quello delle imprese si è
modificato in peggio. Il fatto di essere ancora nella black list
comporta delle problematiche che sono enormi. Come Upr non remiamo
assolutamente contro, auspichiamo che gli accordi possano essere fatti
velocemente”.

Ivan Foschi, Su: “Ho sentito prima una visione
piuttosto favolistica da parte del consigliere Venturini. Si parla di
una politica di successi, ma prima di sbilanciarsi su dichiarazioni così
avventate sarebbe il caso di conformarsi a un linguaggio diplomatico
più consono. La lettera di Monti ha sorpreso anche me, ma per
l’approfondimento di alcuni argomenti che non tutti individuano. Ci
interessa vedere che un percorso si concretizzi, che arrivino i
risultati. L’Italia ci chiede di essere conseguenti agli impegni che ci
siamo assunti. Su Monti qualcuno dice che si tratti di un cambio di
strategia. Purtroppo la conseguenza pratica è che bisogna uscire dalla
blacklist per far riprendere fiducia nel Paese.

Nella vicenda Fingestus è emerso come l’avvocato Clarizia sosteneva
Fingestus contro la Banca centrale di allora. Si illude chi crede che
possa essere richiuso un vaso di Pandora ormai scoperchiato. Credo che
la lettera di Monti rappresenti una grossa chance. Tutti lo abbiamo
riconosciuto, è un investimento sul nostro futuro. Deve essere quel
volano per ripartire e riuscire a fare quel salto di qualità che manca
al Paese. Bisogna dimostrare di aver realmente voglia di cambiare
strada, che i comportamenti sono cambiati, che quelli sbagliati vengono
non solo repressi ma soprattutto prevenuti”.

Roberto Giorgetti, Ap: “Forse per qualcuno è una
strategia di comunicazione affermare delle falsità e distorcere la
realtà. Non c’è stato nessun trionfalismo sulla lettera di Monti. Il
Paese dal 2008 ha intrapreso un percorso fondamentale ma non c’è un
punto di arrivo, ma un continuo aggiornamento. Dobbiamo evolvere anche
dal punto di vista economico: prima il sistema bancario era fuori
controllo ora lo stiamo riportando in un binario virtuoso. Nell’incontro
tra il segretario di Stato Mularoni e i partiti in merito alla visita
al Mef è stato chiarito che l’Italia non chiede il reato di evasione
fiscale, ma lo scambio di informazioni . E’ importante essere fuori
dalla black list, ma conta anche l’elemento psicologico. Il nostro Paese
ha raggiunto obiettivi importanti. In Aula ci sono stati contruibuti
apprezzabili, anche dall’opposizone, qualcuno ne ha però approfittato
per i propri obiettivi per sovvertire il quadro”.

Federico Pedini Amati, Psrs: “Nessuno ce l’ha con il
segretario di Stato Mularoni perché è brutta e cattiva. Il suo primo
atto doveva essere la firma e non è ancor arrivata. Comunque siamo tutti
contenti della lettera di Monti, ma le cose potrebbero andare come per
l’accordo economico se non usciamo dalla black list. E’ questo il grido
d’allarme.

Nel 2006 abbiamo sbagliato a non firmare, ma ora perché non c’è la
credibilità per la firma? E’ una questione di cui non si parla, ma nono è
credibile un Paese che non dà risposte sulla giustizia. I nostri
problemi sono seri, Valentini ha affermato che ci sono anche sul
bilancio dello Stato, eppure non c’è un progetto di rilancio. Ben venga
la firma allora con l’Italia, ma senza progetto serve a poco”.

Nicola Selva, Upr: “Io vorrei toccare l’argomento
dell’ emergenza dovuta alle ultime situazioni climatiche, senza fare
polemica o demagogia. Questo è il momento di essere critici. La grande
nevicata è stata un evento eccezionale, dove si sono verificate numerose
situazioni di solidarietà. Si sono attivati interventi spontanei,
attraverso le giunte di Castello, le milizie, la volontà dei

cittadini. Il mio gruppo consiliare vuole presentare un ordine del
giorno volto a valorizzare le attività volontaristiche. Le difficoltà
operative della protezione civile si sono evidenziate nei giorni
dell’emergenza,
così come la mancata applicazione, per molti aspetti, della legge
21/2006. Il gruppo consiliare Upr dà mandato al congresso di Stato di
dare attuazione ai commi 4/5/6 dell’art. 3 della suddetta legge,
adottando ordinanze relative al reclutamento di cittadini per concorrere
alle operazioni di protezione civile, promuovendo piani educativi e
campagne di informazione della popolazione per rendere edotti i
cittadini del comportamento da tenere per prevenire e limitare i danni
in caso di verificarsi di eventi dannosi e promuovendo e organizzando
l’attività del volontariato anche attraverso le giunte di Castello.
Inoltre, di dare attuazione all’art. 13 della legge 21/2006, istituendo
la figura del cittadino volontario”.

Claudio Felici, Psd: “Il fatto politico importante, che nessuno di noi può sottovalutare, è

che finalmente il governo italiano risponde con una lettera formale e
ufficiale alle istituzioni sammarinesi. Da una parte, in quest’Aula, ho
sentito pericolosi entusiasmi e dall’altra pericolose propagande. La
lettera nei fatti non cambia niente, tranne l’ufficialità. E’ stata
scritta da chi ha una cultura diplomatica autorevole e mostra
chiaramente quale è lo stato dei rapporti italo-sammarinesi. Io mi
chiedo che dibattito avremmo avuto qui oggi se non fosse arrivata. La
lettera non dà l’idea che
San Marino corra una gara facile, ma che
Monti ci mette sull’avviso che il prossimo Global forum dell’Ocse sia un
passaggio serio. In un Paese come il nostro è a maggior ragione
necessario confrontare diverse visioni e non può essere, in un momento
così delicato, che irricevibile la posizione per cui chi si permette una
critica diventa automaticamente un soggetto che è contro gli interessi
del Paese. E’ irresponsabile che chi pensa che il contributo possa
essere allargato venga tacciato di remare contro. Credo che quello che
sta succedendo nel sistema bancario dia esattamente l’esempio di quello
che si può fare e di cosa non si può fare più. Chi ci ascolta vuole
sapere se siamo in grado di mettere insieme le risorse per andare avanti
con dignità. San Marino dovrà dimostrare di essere in grado e convinto
di essere interprete reale dei contributi che ha sottoscritto. Questo è
il punto politico da tenere presente”.

Gian Nicola Berti, Ns: “L’iniziativa della Reggenza è
preziosa, ma sono infastidito dal tono di alcuni interventi. Siamo
consapevoli che l’Italia ci mette alla prova ma siamo anche certi del
nostro operato e della volontà di adeguare il Paese a un mondo che
cambia velocemente e di dimostrare che facciamo rispettare le leggi.
Nessuna enfasi dunque, ma cogliamo gli elementi oggettivi.

Non ci siamo dimenticati da dove siamo partiti e oggi dobbiamo andare
oltre. Basta alla dietrologia. Ci sono anche comportamenti strani che
gettano fango sulle istituzioni che fanno il loro dovere, come Banca
centrale e il tribunale. C’è in atto una speculazione grave verso
soggetti che sono tenuti al silenzio, mi riferisco al settore di
vigilanza di Bcsm e al tribunale. Fanno un lavoro prezioso e delicato ma
non viene apprezzato. Gli ultimi fatti di cronaca sono importanti per
cui occorre evitare la dietrologia e occorre permettere a queste
istituzioni di presentarsi per potere rendere edotti dei loro risultati.
Infine la persona che ha opposto alle forze di polizia il passaporto
diplomatico non ha capito da che parte deve stare. Per cui se non gli
viene ritirato, abbandono la maggioranza”.

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