San Marino. Segretari di Stato, non è semplice trovare la quadra in casa Dc, Antonio Fabbri

San Marino. Segretari di Stato, non è semplice trovare la quadra in casa Dc, Antonio Fabbri

Segretari di Stato, non è semplice trovare la quadra in casa Dc

Antonio Fabbri

La Democrazia cristiana tira le fila del dibattito interno per la nomina dei suoi segretari di Stato, ma non è un lavoro che possa dirsi in discesa.

Delle forze che compongono la maggioranza la Dc è quella che ha dei passaggi previsti da Statuto per la nomina dei propri membri di governo, per quanto, probabilmente, anche il Psd li avrebbe. Statuto che prevede la riunione congiunta di direzione del partito e gruppo consiliare. Un primo incontro si è svolto lunedì scorso, ma non ha concluso le sue valutazioni.I

Ieri, quindi, si sarebbe dovuti arrivare ad una decisione definitiva che nei prossimi giorni dovrebbe vedere il deposito a Palazzo sia della lista dei segretari di Stato sia del programma di governo, sul quale è trapelato ancora meno che sugli ipotetici membri del Congresso. Comunque, sui ministri, i nomi circolati nelle ultime ore per la Dc sono quelli di Marco Gatti agli Esteri; Luca Beccari alle Finanze; Teodoro Lonfernini al Lavoro; Stefano Canti al Territorio e Massimo Andrea Ugolini alla Giustizia. 

Questa dovrebbe essere la squadra, anche se non pare abbia incontrato una pacifica condivisione. Infatti sembra che Lonfernini ambisse agli Esteri. Allo stesso tempo non tutti sarebbero così d’accordo sul fatto che quel posto venga ricoperto da Gatti. Anche la Giustizia era una ipotesi che a Lonfernini poteva quadrare, ma alla fine andrebbe al Lavoro, seppure pare abbia posto sul tavolo un paio di condizioni. In questo quadro quella sulla Giustizia è una delega che sembra volessero in pochi e che finirebbe, così, all’ex presidente della Commissione affari di giustizia, poi dimessosi dalla presidenza e dalla Commissione stessa, salvo poi ritirare le dimissioni da membro della stessa Commissione. Circostanze che fanno comprendere – se il nome e la delega dovessero essere confermati – quale sarà l’orientamento del Dicastero. Con questa composizione sfumerebbe la possibilità di una donna democristiana in una Segreteria. Inizialmente era stata ventilata la possibilità dell’ingresso nell’Esecutivo di Francesca Civerchia o di S.E. Mariella Mularoni con un avvicendamento a fine semestre. Si vedrà.

Rete, anche se le bocche sono cucite sui nomi – seppure quelli che circolano siano Elena Tonnini e Paolo Rondelli, ma anche Roberto Ciavatta e Matteo Zeppa – dovrebbe avere la responsabilità delle segreterie agli Interni e alla Sanità. Per Motus Liberi, cui dovrebbe andare l’Industria, era circolato il nome di Fabio Righi, il più votato, ma anche quello di Michela Pelliccioni. Sembrerebbero assodati – di certo non sono stati mai smentiti – i due nomi che dovrebbe proporre Noi per la Repubblica per ricoprire l’incarico di governo. Si parla di Gian Nicola Berti per le deleghe allo Sport e Turismo e Andrea Belluzzi per la Pubblica Istruzione e Cultura. Occorrerà ora attendere l’ufficializzazione dei nomi dei ministri. I prossimi passaggi, dopo il giuramento dei nuovi consiglieri in programma nella seduta di oggi, vedranno il deposito ufficiale di programma di governo e lista dei segretari di Stato. 

Poi la nomina dei Segretari di Stato sarà portata in Consiglio per il voto di fiducia e l’insediamento del governo al quale, nella stessa seduta dei Sessanta, seguirà il giuramento dei cosiddetti ripescati. Ripescati che, visto che le verifiche della Giunta dell elezioni non hanno modificato l’ordine delle preferenze, saranno: per la Dc Gino Giovagnoli; Francesco Biordi; Stefano Giulianelli; Riccardo Stefanelli e Paola Barbara Gozi. Per Rete i ripescati saranno Daniela Giannoni e Alberto Giordano Spagni Reffi. Per Motus Liberi, Gaetano Troina, mentre per Noi per la Repubblica subentreranno Matteo Rossi e Gerardo Giovagnoli.

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