San Marino. Segreteria Industria su operazione GdF, licenzopoli, investitori seri

San Marino. Segreteria Industria su operazione GdF, licenzopoli, investitori seri

Dalla Segreteria Industria alcune riflessioni sulla uscita dalla black list, che apre le porte a nuove opportunità, partendo dalla recente operazione della Guardia di Finanza di Rimini su una frode carosello tra società italiane e società di diritto sammarinese.

Precisazioni, in risposta al Partito Socialista, sull’archiviazione di Licenzopoli e considerazioni sull’attrazione degli investimenti di imprenditori seri.

Chi nega le politiche che hanno fatto pulizia nel nostro tessuto economico, chi punta il dito contro il percorso di trasparenza che ci ha portati fuori dalla black list mette a repentaglio la buona reputazione del nostro Paese, che oggi abbiamo con molta fatica riconquistato. Per qualcuno sembra che la recente uscita dalla black list italiana sia un atto dovuto, si tratta invece di un traguardo raggiunto attraverso un lungo percorso, fatto non solo di adeguamenti normativi, ma anche di revoca di società che creavano distorsioni con l’Italia. Chi sostiene che vigilanza e controlli siano solo lacci che impediscono lo sviluppo vuole forse un ritorno alla situazione che c’era prima e che ha condotto il nostro Paese all’isolamento internazionale? Un investitore serio va in un Paese che ha regole chiare e trasparenti che vengono fatte rispettare attraverso un serio sistema di controlli, questo è l’unico modo per uno sviluppo virtuoso della nostra economia.

Per quanto riguarda l’archiviazione di Licenzopoli, al Partito socialista che, avendo memoria corta, chiede perchè non sia stata impugnata per un ricorso, riportiamo la risposta ad una interpellanza datata 19 luglio 2010: “Le motivazioni per cui non è stato fatto ricorso contro le sentenze del Giudice del Tribunale Unico sono dovute al fatto che lo Stato non è mai stato parte in causa nel processo penale inerente il c.d. “Scandalo licenzopoli” per cui il Governo non aveva titolo per fare ricorso contro una sentenza che riguardava un privato cittadino. Quello che il governo ha potuto legittimamente e doverosamente fare invece è stato redigere un nuovo progetto di legge che andrà a dirimere tutte le problematiche evidenziate nel processo di cui sopra, ristabilendo regole certe di diritto e nella prassi applicativa delle norme che una progressiva stratificazione di provvedimenti legislativi, non raccordati tra loro, aveva reso di difficile applicazione”.

Leggi il comunicato Segreteria Industria

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