Bando di Concorso nuovo segno di demarcazione del Confine di Stato del Castello di Acquaviva: si e’ riunita oggi la Commissione Giudicatrice

Bando di Concorso nuovo segno di demarcazione del Confine di Stato del Castello di Acquaviva: si e’ riunita oggi la Commissione Giudicatrice

La Commissione Giudicatrice del Bando di Concorso di Idee relativo all’elaborazione di un progetto per la realizzazione di un nuovo segno di demarcazione del Confine di Stato del Castello di Acquaviva si è riunita oggi 29 aprile 2014 ed ha stabilito la graduatoria tra le 9 proposte progettuali pervenute. I lavori sono esposti e visionabili presso la Casa del Castello di Acquaviva il lunedì, giovedì e venerdì dalle 8.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 16.00.

Il giudizio ha considerato la qualità formale in relazione al tema della soglia e del Confine di Stato, dell’integrazione e promozione del paesaggio della Repubblica, della valorizzazione e qualificazione del contesto di prossimità, la validità economica, la realizzabilità tecnica e costruttiva delle soluzioni. La valutazione ha altrettanto tenuto conto positivamente di approcci interdisciplinari al progetto e della particolare cura grafica della proposta presentata.

La Commissione costituita dal Presidente Dott. Ing. Luigi Bartolomei e dai Commissari Arch. Silvia Santi, Arch. Alessandra Bosco, Arch. Marina Fiorito, Ing. Stefano Gennari e dai membri osservatori Lucia Tamagnini, Capitano di Castello di Acquaviva, e Arch. Renzo Broccoli ha dichiarato vincitore il progetto presentato dal gruppo rappresentato dall’Arch. Jessica Zonzini e costituito da: Leonardo Bianchi (Blanco), Daniele Zaghini, Laurent Bernardi, Stefano Trenta, Luigi Moretti, Giulia Ciacci, Federico Scaioli, Silvia Cesari.

Il progetto, qualificato da un segno forte e riconoscibile, ad enfatizzare l’origine del toponimo di Castello, si proietta sia lungo il corso del rivo che lungo la strada di accesso alla Repubblica, in un piano esteso e sistemico. La Commissione ha ritenuto che il progetto presentato abbia valenza territoriale ed in quanto tale qualifichi il paesaggio in modo completo. Inoltre il segno ad espressione del Confine di Stato è apparso originale e di caratterizzazione scultorea nel linguaggio della contemporaneità. L’oggetto si inserisce nel territorio, relazionandosi in maniera appropriata sia con il contesto immediato sia con l’area vasta, recuperando diversi elementi, tra i quali l’acqua, che affiora in modo concettuale. L’elemento scultoreo, a segnalare l’inizio del territorio della Repubblica, assume a base della sua geometria l’andamento del Confine di Stato coordinandosi con il portale in una figura coerente.

Il progetto, prevede già nella prima fase il completamento dei segni indispensabili all’individuazione del Confine di Stato, rendendo così immediatamente l’evidenza della soglia nel solo impegno delle economie previste dal bando. Gli altri stralci di progetto potranno essere realizzati in ragione delle disponibilità economiche della Repubblica in un progetto coordinato e già previsto dalla presente proposta che pertanto nelle sue fasi ha una efficacia di dimensione territoriale.

Il secondo progetto classificato è stato presentato dall’Arch. Vanda Venturi con Matteo Chiesa, Leonardo Lunghini, Jader Bonfiglioli. Il segno forte del progetto è la successione dei portali leggeri e ondulati in ferro che ben richiamano sia il movimento fluttuante del salutare antico, perfettamente adeguato alla Repubblica di San Marino, sia l’ondeggiare delle fronde che, unite alla presenza dell’acqua, si legano alle radici del toponimo e alle tradizioni locali. Apprezzabile e coerente alla intuizione progettuale il mantenimento delle alberature, adeguato anche a mitigare la presenza di volumi architettonici ingombranti. Il progetto considera l’intera area di intervento in un disegno organico e originale, presentato con un’elevata qualità grafica.

Il terzo classificato infine è stato presentato dall’Arch. Antonella Salvatori con Sandro Pittini e Marco Fabi.

La proposta elabora il tema della soglia a partire dalla sostituzione della pavimentazione stradale con un ponte in elementi di acciaio e un pennone ad individuare il Confine di Stato. La Commissione ha ritenuto che il progetto rappresenti una soluzione pertinente in quanto il disegno e il materiale della pavimentazione permettono immediatamente l’individuazione del Confine di Stato anche a chi percorre la strada in auto. Il progetto assume come suo materiale il suono, fondamentale a definire il passaggio rinnovando l’attenzione di chi guida. La sostituzione del tratto stradale con elementi di acciaio, enfatizza anche l’idea del ponte e quindi il sottostante corso d’acqua, elemento fisico del Confine. All’elemento orizzontale si associa un elemento verticale ancora in acciaio, che, correda il progetto nelle due dimensioni fondamentali dello spazio (orizzontale e verticale).

 

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy