‘A San Marino non c’è il mare, ma il registro navale sì’. Comincia così un trafiletto di Il Resto del Carlino che verte sulla
truffa che sta emergendo attorno al Rimini Yacht.
Da dove nasce questo scandalo?
Dal fatto che ‘i due registri, quello italiano e quello sammarinese non dialogano.‘
Proprio per questo non scambio di informazioni fra i due registri ‘secondo le prime ipotesi investigative, suffragata da una decina di denunce, alcune imbarcazioni venivano immatricolate sia in Italia che sul Titano ottenendo due finanziamenti da ignare società di leasing.‘
Gli indagati dalla procura di Rimini sarebbero cinque, fra cui Giulio Lolli, bolognese, presidente del Rimini Yacht.