San Marino. Serata giustizia, Zeppa e Ugolini declinano l’invito di Libera

San Marino. Serata giustizia, Zeppa e Ugolini declinano l’invito di Libera

Zeppa e Ugolini declinano l’invito di Libera alla serata sulla giustizia

“Purtroppo gli esponenti di maggioranza che avevamo invitato, hanno declinato l’invito”. Così Libera rende noto che alla serata di mercoledì sulla giustizia avevano invitato anche il presidente della Commissione Affari di Giustizia, Matteo Zeppa, e il segretario alla Giustizia, Massimo Andrea Ugolini, che però non sono andati. Zeppa si è giustificato dicendosi in sostanza risentito per le parole pronunciate nella conferenza stampa di Libera che ha preceduto il dibattito sulla mozione di sfiducia, posizione che a suo dire impedirebbe il confronto. 

Cioè, in sostanza, siccome non la pensano come lui, neanche a parlarne. Strana posizione per un impavido come Zeppa.

Ugolini non si è giustificato. Non ci è andato. Punto.

Intanto Luca Boschi illustra la posizione di Libera: “Il progetto specifico della maggioranza è chiarissimo e potrebbe avere delle interferenze pesantissime sui procedimenti in corso”.

“Le azioni del governo – rimarca Matteo Ciacci – vanno a interferire sui procedimenti in corso. Ci riferiamo in particolare ai procedimenti più delicati: caso titoli, conto Mazzini, il caso Tavolucci. Perché? Intanto si va ad attaccare e strumentalizzare costantemente il giudice di appello Caprioli, il quale rischia di poter essere ricusato dalle difese degli imputati.

Tra l’altro in questo momento non c’è neanche il giudice per i rimedi straordinari, Vitaliano Esposito, che in sostanza è stato indotto a dimettersi, questo può comportare rallentamenti ulteriori. Viene messo in discussione tutto l’impianto che faceva capo ai pool di giudici che lavoravano in gruppo in funzione della legge 100 del 2013, giudici che insieme hanno portato a istruttorie molto importanti. Se questi presupposti vengono meno e contestati il rischio è che questi procedimenti possano essere bloccati. Perché non è vero che l’azione del governo è sganciata dai procedimenti in corso, quelli in cui, tra l’altro, vengono coinvolti politici nel più grosso schema corruttivo del nostro paese ”, dice Ciacci.

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