San Marino. Sfiducia a Beccari, fissato Consiglio straordinario

San Marino. Sfiducia a Beccari, fissato Consiglio straordinario

E’ stata convocata per il 30 dicembre la seduta straordinaria del Consiglio per discutere la mozione di sfiducia presentata dalle opposizioni nei confronti del Segretario di Stato agli Affari Esteri, Luca Beccari.

La seduta, presso il Kursaal, è convocata alle 8.30, alle ore 15.00 e alle ore 21.00 di mercoledì, con all’ordine del giorno solo due punti: le comunicazioni e la “trattazione della mozione di sfiducia nei confronti del Segretario di Stato per gli Affari Esteri, la Cooperazione Economica Internazionale e le Telecomunicazioni, Luca Beccari, presentata il 24 dicembre 2020 da 16 Consiglieri”.

Trattazione di questo punto all’odg inizierà alle 10 di mercoledì e la seduta si potrà protrrarre oltre la mezzanotte per concludere il comma aperto in quel momento.

A pesare sulla decisione delle opposizioni di presentare la sfiducia verso il Segretario Beccari, soprattutto gli sviluppi dei rapporti con l’Italia degli ultimi giorni, il dietrofront sul decreto e le “figuracce mediatiche”, così le definisce Libera che hanno portato i rapporti con l’Italia ai “minimi storici”.

Anche Repubblica Futura ieri in una diretta Facebook è tornata sull’argomento motivando le ragioni alla base della mozione di sfiducia. “Ci auguriamo – ha detto Nicola Renzi – che qualcuno dei 44 consiglieri di maggioranza abbia la dignità di pretendere delle spiegazioni chiare e di chiedere al Segretario Beccari come mai ha acconsentito a delle dichiarazioni folli come quelle di Roberto Ciavatta? Come mai ha acconsentito alle pantomime che Federico Pedini Amati ha voluto continuare a fare nel nostro Paese?

Sono state delle azioni che hanno dimostrato quando meno di essere dei boomerang. Forse con un piccolo vantaggio momentaneo, ma con un disastro finale. La nostra politica estera – ha aggiunto – si è trovata sotto assedio da parte dei colleghi di governo che l’hanno rovinata. Facciamo questa mozione di sfiducia anche perché dalla Democrazia cristiana che guida la maggioranza vorremmo un moto di orgoglio: che dica e spieghi realmente quali sono stati gli errori commessi e per poter fare in modo che non accadano più, altrimenti, altro che “prestito ponte”, altro che negoziato con l’Ue o rapporti con l’Italia… qui va tutto a carte e quarantotto e credo che sia sotto gli occhi di tutti”.

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