Si celebra domani la Giornata internazionale dell’infermiere.
Per l’occasione l’Associazione infermieristica sammarinese desidera esprimere “un vivo ringraziamento a tutti gli infermieri che stanno affrontando con grande impegno e assoluta dedizione l’emergenza sanitaria determinata dalla pandemia Covid-19“.
“Siamo lieti che la nostra professionalità abbia offerto un contributo in termini di pianificazione e gestione dell’assistenza infermieristica a beneficio dell’individuo e dell’intera collettività”, dichiara in una nota l’Ais che esprime “soddisfazione per quanto riferito dal segretario di Stato per la Sanità, Roberto Ciavatta, e da alcuni consiglieri in una recente seduta consiliare in cui hanno sottolineato l’importante ruolo svolto dagli infermieri a beneficio della comunità, definendoli quali ‘attori principali in campo’”.
Per consentire agli infermieri di poter rendere un servizio sempre ai massimi livelli di professionalità, l’Associazione infermieristica sammarinese sostiene “la necessità di regolamentare la professione infermieristica, così come quella dei tecnici sanitari, in modo da potersi uniformare agli standard internazionali in materia, ad esempio, di formazione continua dei professionisti”.
In quest’ottica l’Ais auspica pertanto che “l’ordine del giorno approvato dal Consiglio Grande e Generale nella seduta del 27 febbraio scorso proprio a tal fine trovi in tempi brevissimi piena e completa attuazione”.
Questo percorso “porterebbe, tra l’altro, ad allinearsi con le disposizioni europee vigenti (direttiva 2013/55/Ue), prevedendo la qualifica professionale e la libera prestazione di servizi attraverso il rilascio della Tessera professionale europea, indispensabile per ottenere il riconoscimento della professione in tutti i Paesi membri dell’Ue e per poter accedere anche alle offerte formative universitarie post laurea, ad oggi precluse agli infermieri sammarinesi laureati dopo il 2014, garantendo una formazione continua in Medicina“.
L’Associazione infermieristica sammarinese, infine, non solo afferma “la necessità di superare l’attuale situazione in materia di precariato degli infermieri” poichè “nel comparto sanitario prestano servizio circa 80 infermieri non ancora stabilizzati, in attesa di sostenere un bando di concorso, emesso tuttavia per la copertura di soli 9 profili di ruolo da infermiere”, ma esprime disponibilità a “un confronto con tutti gli interlocutori coinvolti al fine di giungere alla risoluzione delle questioni sollevate”.
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