Truffatori in azione a San Marino nella giornata di ieri.
A segnalare l’episodio è stato il consigliere Matteo Zeppa sui social per mettere in guardia quante più persone possibili: “Un uomo di circa 30/35 anni, con complice che si spaccia per avvocato, in zona Domagnano si presenta per un falso agente di polizia, chiamando al telefono fisso dicendo che un familiare avrebbe investito un pedone, dicendo che serve versare una cauzione per non andare in prigione. Entrano in casa e si fanno dare preziosi e soldi in contanti. Attenzione: seguono e conoscono i nomi dei familiari, e riescono a circuire le persone più deboli! Avvisate i familiari più anziani!!!”
Il messaggio ha fatto presto il giro di decine di bacheche di sammarinesi.
Sono state una decina le segnalazioni di questo tipo di truffe sul Titano negli ultimi giorni, di cui la maggior parte ieri. Un paio i colpi andati effettivamente a segno.
La modalità più diffusa è quella segnalata da Zeppa: i truffatori contattano persone anziane a numeri fissi o anche ai cellulari spacciandosi per il capo della Gendarmeria o un avvocato. Mettono subito in agitazione il malcapitato parlando di finti sinistri stradali in cui sarebbe coinvolto un parente. Creano preoccupazione e urgenza poi vanno all’attacco: per evitare un presunto arresto chiedono dei soldi o anche dei beni di valore.
Le forze dell’ordine, oltre ad essere sulle tracce dei malviventi, ricordano cosa fare in questi casi:
- chiamare la centrale operativa allo 0549 888888, 112 o 113 per spiegare l’accaduto e chiedere l’invio di una pattuglia, oppure recarsi presso la brigata della Gendarmeria più vicina. Non utilizzare altri numeri magari dati dagli stessi truffatori.
- non dare mai soldi e beni. Le autorità di polizia o giudiziarie non prendono mai soldi in questo modo. Il pagamento di eventuali sanzioni avviene in modalità digitale.
- chiedere il tesserino o il distintivo.
- Non fare entrare in casa nessuno. I veri agenti convocano in brigata.
Davide Giardi