Da Romagna Noi: I fatti di cronaca finisco in “San Marino spa” /
Un avvocato penalista e un giornalista mettono in fila e analizzano le grandi inchieste a cavallo tra Italia e Titano
Il titolo è emblematico “San Marino spa” e riporta alla mente il libro con cui Gianluigi Nuzzi tolse il velo agli “affari” dello Ior, la banca del Vaticano, e messo in ordine fatti accaduti in più riprese. Il libro scritto a quattro mani dall’avvocato penalista riminese Davide Grassi e da Davide De Luca, giornalista de “Il Post”, uscirà a luglio per le edizioni Rubbettino. Con lo stile tipico del giornalismo d’inchiesta vengono ripercorse le grandi indagini giudiziarie a cavallo fra Italia e San Marino, “con qualche elemento di novità”, promette Grassi, blogger del Fatto quotidiano, da anni impegnato a capire e a far luce su ‘ndrine, camorra e cosche e i loro traffici. “I primi episodi balzati agli onori della cronaca – spiega – li possiamo collocare attorno al 2006. Ad un certo punto emerge che San Marino non era solo usato da “onesti” evasori, ma per riciclare i soldi della criminalità organizzata. Non è un libro che vuole fare processi, partiamo dalla presunzione di non colpevolezza, ma è indubbio che un giudizio morale emerge. C’è stato un momento in cui qui entrava moltissimo denaro, e molto di questo denaro non era pulito. Io non parlerei di complicità delle istituzioni sammarinesi, ma l’assenza di controlli e di provvedimenti ha di fatto consentito che il fenomeno assumesse contorni preoccupanti”. Gli autori promettono anche qualche rivelazione e qualche nome che stanno emergendo dalle carte delle diverse inchieste a cui loro hanno attinto. Soprattutto, prosegue Grassi, “quello che di interessante emerge è il ragionare sui fatti, sui collegamenti, su sfumature che il ritmo incessante della cronaca non permette di cogliere”. Per esempio, prosegue Grassi, “una cosa che mi ha molto colpito è come personaggi più o meno in odore di camorra siano potuti diventare parte di un sistema. E questo dimostra la forza di penetrazione di queste persone”. Inutile dire che si tornerà a parlare del clan Vallefuoco con le indagini sul presunto riciclaggio di Napoli e di Caserta. Così come dell’altro importante troncone in capo alla Dda di Bologna, ossia Vulcano e il fenomeno delle estorsioni e dell’usura. Ma ci saranno anche parti dedicate alla mafia cinese e poi il “memoriale Vargiu” riletto alla luce delle inchieste aperte.