San Marino. ‘Spending review’: a cosa serve? L. Raschi (Liberal sammarinesi)

San Marino. ‘Spending review’: a cosa serve? L. Raschi (Liberal sammarinesi)

Leonardo Raschi, Liberal sammarinesi, esprime perplessità sull”invenzione’ del tavolo sulla spending review, che, per dirla in parole povere ‘non vuol dire altro che revisione della spesa, tagliare le spese dello stato’.

Il governo di San Marino uscito vincitore alle elezioni dello scorso novembre con una robusta maggioranza, aveva due possibili strade da scegliere per risanare il buco di bilancio: a) prendere il toro per le corna come hanno fatto i governi di Spagna, Grecia e Irlanda e quindi cominciare a tagliare di brutto; b) avere un approccio più soft, alla Monti per intenderci, fatto di molte tasse e la nomina di un supermanager come Enrico Bondi per effettuare i tagli della spending review.  Il governo ha scelto la seconda strada.

Ma dov’è un Enrico Bondi a San Marino? Chi ha il suo pedigree professionale fatto di risanamenti delle maggiori industrie italiane, da Parmalat alla Montedison passando per Telecom…ecc? Avere una laurea in tasca non significa essere manager. Il paradosso poi è che Bondi in Italia non è riuscito a tagliare un emerito fico secco. Succederà anche a San Marino? Ho il sospetto di sì. Se il governo di Bene Comune pensa che il tavolo sulla spending review si trasformi in una sorta di parafulmine (nei confronti degli strali della popolazione), nel caldeggiare misure e tagli impopolari al posto del Segretario alle Finanze, ho l’impressione che si sbagli di grosso.

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