Antonio Fabbri di L’Informazione di San Marino spiega la questione del tetto (150mila euro annui) degli stipendi di Banca Centrale della Repubblica di San Marino, con un esempio.
Un esempio che dovrebbe mettere fine alle polemiche sulla interpretazione che è stata data (o che avrebbe dovuto essera data) alle norme al solito fissate con – si fa per dire – la massima chiarezza, nel consueto guazzabuglio di leggi e decreti emanati in esecuzione o – si dice – anche a modifica di leggi.
In più, in questo caso, l’interpretazione ‘autentica’ pare che sia stata affidata, da ben due segretari di Stato, ad una assemblea di interessati alla vicenda.
Assemblea che, fra l’altro, si sarebbe divisa.
Ecco l’esempio: Se per ipotesi ci fosse qualcuno
che prende 149mila
euro pagherebbe il 20% su
questo importo. Se qualcuno
ne prendesse 151mila, pagherebbe
solo il 35% su mille
euro. Visto questo esempio la
ratio della norma forse non
era quella che si è deciso di
applicare.
Leggi, relativamente alla giornata di ieri:
L’articolo di Fabbri sul caso
Il comunicato stampa dei Segretari di Stato Valentini e Capicchioni
Lettera del Presidente di Banca Centrale Clarizia
Leggi l’intero articolo di Antonio Fabbri: Prendiamo atto delle smentite … pubblicato dopo le 23