San Marino. SU, intervento in Consiglio di Ivan Foschi

San Marino. SU, intervento in Consiglio di Ivan Foschi

Clima surreale per cui è necessario un atto di chiarezza. La seduta odierna propone la discussione di provvedimenti importanti che in occasioni normali costituirebbero un vero e proprio banco di prova per la tenuta di una maggioranza, ma che oggi segnano invece la fine dell’esperienza di governo del Patto.
In quest’ultimo mese abbiamo assistito ad una ridda di dichiarazioni che hanno aggiunto ulteriore confusione ad un quadro politico già sufficientemente complicato.
Il capogruppo del PSRS ha annunciato poco fa in quest’aula che nasce un gruppo socialista unico formato da un partito attualmente al governo e da uno all’opposizione.
Il segretario del NPS, seguito anche dai Moderati ha di recente dichiarato che il Patto per San Marino non c’è più.
Aggiungiamo il teatrino che da oltre un anno è stato messo in piedi dalle due principali (almeno per ora) forze politiche, DC e PSD, che hanno consentito a lungo a questa maggioranza di andare avanti pur essendo da tempo in palese debito di ossigeno, grazie al ruolo di pseudo opposizione giocato da quest’ultimo in questo arco di tempo.
C XII
Il Consiglio dei XII non si è riunito in seduta segreta né in maniera clandestina. Quindi la riservatezza assunta può temporaneamente tutelare alcuni aspetti ma non può in alcun modo occultare totalmente al Consiglio un episodio che vede coinvolti esponenti politici  che da questo consesso hanno ricevuto la fiducia. Il confine tra riservatezza e omertà è molto sottile…
Così come nessuno degli interessati ha aperto bocca per commentare quanto emerso in questi giorni dal processo riminese a Scaramella. Nel corso di una deposizione confermata davanti al giudice, un collaboratore di Scaramella ha affermato letteralmente di avere avuto da Claudio Podeschi l’incarico di indagare sul patrimonio personale di Gabriele Gatti, stimato in 100 miliardi di lire, e su una battuta di caccia in Romania/pedofilia/ prostituzione minorile.
Accuse clamorose che travalicano i confini dello scontro politico andando pesantemente sul personale.
Ora se queste accuse fossero vere, Gabriele Gatti dovrebbe scomparire dalla Repubblica, dopo esserne stato persino Capitano Reggente; se invece queste accuse fossero inventate dovremmo constatare che un Dicastero importante come la Sanità è affidato ad un personaggio che ha fatto dossieraggio, con accuse tanto infamanti quanto clamorose, contro un suo stesso compagno di partito e che ancora oggi continua a rappresentare la Repubblica anche all’estero.
E tutto questo va bene? A nessuno viene qualche dubbio, non dico indignazione, da cui sembriamo sempre più “immunizzati”, ma almeno un ragionevole dubbio?
Ebbene il Paese non si può più permettere tempi morti, periodi di trattative sottobanco, cene e incontri carbonari mentre la soluzione dei problemi resta in alto mare. Occorre un’assunzione di responsabilità, per rispetto verso il Paese, verso i Sammarinesi e verso le Istituzioni che qui rappresentiamo. Visto che nella migliore delle ipotesi mancherebbe al più un anno alla fine della legislatura, abbiamo intenzione di trascorrerlo con una maggioranza che non c’è più e con un Governo azzoppato che si appoggia dove capita per tirare a campare? Altro che avere un progetto per rilanciare l’economia del Paese!
Ancora una volta si evince l’enorme distanza che c’è tra questa classe politica ed il Paese reale, la lontananza di una politica politicante dai problemi reali che quotidianamente interessano i Sammarinesi.

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