In merito al varo in Italia del decreto ‘incentivi’ , i suggerimenti al governo di San Marino da parte dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e del Collegio dei Ragionieri con lettera a firma dei rispettivi presidenti, Dott. Marino Albani e Rag. Gian Enrico Casali, sono stati precisi e puntuali, come sottolinea
Gabriele Frontoni su ItaliaOggi.
In sostanza Albani e Casali ritengono che il governo ‘ debba raggiungere un accordo politico di normalizzazione dei rapporti italo-sammarinesi, proponendo:
1. l’emissione di fatture in esportazione verso l’Italia con esposizione dell’IVA prepagata, sia su beni ma anche eventualmente sui servizi;
2. l’utilizzo, in alternativa, del Rappresentante Fiscale ai fini IVA in Italia, sia per vendite di beni che di servizi;
3. il listing di fatture di servizi in esportazione, oltre a quello già in atto per le fatture di vendite di beni;
4. l’impegno a introdurre il sistema dell’IVA europea entro un certo termine.‘
Una fortissima sollecitazione allo stesso governo ad agire
in tutta fretta, quasi un ultimatum, è arrivato dagli industriali di San Marino.
Il governo ha promesso che ‘lavorerà’.
Di certo i tempi per convincere il Ministro della Economia italiano Giulio Tremonti a non inserire San Marino nella black list specifica di detto decreto, sono ridottissimi come si vede anche dall’articolo di
Luca Gaiani (IlSole24Ore).
Vedi lettera commercialisti al Governo