Dopo Roberto Galullo è ormai fuoco di fila sulla Repubblica di San Marino, tirata in ballo per l‘inchiesta che ha portato agli arresti domiciliari
Leonardo Covarelli e Dino De Megni (oltre a Cristina Lo Sole, Luca Pomponi,
Antonio Aceti e Umberto Previti Flesca), come si legge sul Giornale dell’Umbria. All’attenzione degli inquirenti l’acquisto di quote della clinica Ruesch e al giro di soldi che dall’estero
rientravano in Italia in maniera illecita. Soldi che provenivano dal fallimento
della San Pio sas.
Si legge sullo stesso giornale: Covarelli e De Megni, difesi dall’avvocato Giovanni Spina, sono accusati di aver
preso parte ad altre operazioni immobiliari, sempre reimpiegando proventi dello
stesso fallimento in altre città italiane come Pisa, Bologna e Perugia. Le
indagini si sono concentrate soprattutto su operazioni effettuate in Austria e a
San Marino. Complessivamente nell’operazione 6 persone sono state poste agli
arresti domiciliari e sono stati eseguiti sequestri per 9 milioni di euro.
Secondo l’accusa Leonardo Covarelli avrebbe ricevuto «accreditandole sul proprio
conto corrente acceso a San Marino, somme di denaro per un importo complessivo
pari ad euro 1.000.413, provenienti dal conto corrente austriaco acceso a nome
di Lo Sole Luciano (poi deceduto, ndr) alimentato con somme derivanti da
illecite e fraudolente distrazioni della fallita società San Pio sas».
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Covarelli e De Megni da Umbria24.it