San Marino. Sulla giustizia Repubblica Futura

San Marino. Sulla giustizia Repubblica Futura

“Pierfelici spin doctor della maggioranza e il suo legale Gian Nicola Berti gran visir”

“La questione giustizia è nata con le affermazioni dell’ex dirigente in Commissione affari di giustizia”

Repubblica Futura ha scritto chiaramente ieri in una nota: “Dalla narrazione ufficiale si sono omessi alcuni dettagli sconvenienti, come la sete di vendetta di poteri forti ai quali erano state spuntate le unghie, le attese di chi è stato coinvolto in una stagione politico-giudiziaria pesante e ha scommesso su questo governo e sulla vera e unica mission della maggioranza, fare un totale reset in Tribunale”. 

Si è dimenticato anche di sottolineare le parole di un ex politico, ex Segretario agli Esteri per 16 anni, zio di un attuale membro di governo, che aveva preannunciato la “terra da ceci” in Tribunale. Si è passati sopra anche al fatto che l’ex Magistrato Dirigente Valeria Pierfelici, spin doctor di tutte le scelte in materia di giustizia di questa maggioranza e rimossa dall’incarico dagli organi a ciò deputati dopo gravissime affermazioni fatte in Commissione Affari di Giustizia contro suoi colleghi, è casualmente difesa nelle sue cause dall’altro gran visir delle scelte sulla giustizia di questa maggioranza, Gian Nicola Berti. Quindi Pierfelici e Berti ispiratori della maggioranza e Rf richiama anche Gabriele Gatti per la “terra da ceci” da fare in tribunale, peraltro pure Gatti difeso da Berti.

A chiarire che la narrazione propalata dai banchi di maggioranza fosse un compitino inventato in altre sedi da propalare al microfono e con qualche comunicato stampa, è stata in aula il consigliere di Rf, Miriam Farinelli, che ha senza mezzi termini definito una “bugia” la ricostruzione della maggioranza contenuta, tra l’altro, in una confusionaria nota congiunta diramata il giorno prima. “Penosa bugia – ha sottolineato Farinelli – perché la questione giustizia è nata in Commissione affari di giustizia con le affermazioni dell’ex magistrato dirigente che poi hanno provocato la sua delegittimazione da parte dei colleghi. Cosa c’entrino i titoli Demeter con tutto questo, sarei curiosa di saperlo. Anche perché sui titoli esiste un’indagine del Tribunale, aperta due anni e mezzo fa ed affidata ad uno degli “eroi” di questa maggioranza, indagine che fino a questo momento nonostante il tempo trascorso, non è stata ancora chiusa ed ha prodotto alcune ordinanze oggetto di molte speculazioni, una delle quali clamorosamente sconfessata da un giudice dei ricorsi. E poi, sui titoli, indaga anche – con finalità diverse – una commissione politica. Quindi la “questione titoli” è imbinariata in due attività di indagine – penale e politica – e verrà definita perché i lavori, almeno si spera, dovranno prima o poi esaurire il loro corso. Invece, la questione aperta nella Commissione affari di giustizia con le affermazioni dell’ex magistrato dirigente, seguite dalla sua delegittimazione in Consiglio Giudiziario Plenario, ha prodotto una serie di atti inconsulti, anzi nefandezze, su cui maggioranza e governo insistono con sconsiderata determinazione.

Così la situazione della Giustizia a San Marino è diventata drammatica. E se ne sono accorti anche oltre confine. L’onorevole Stefania Craxi per prima, poi ex membri del nostro Collegio dei Garanti e qualche illustre costituzionalista italiano. La lettera al Consiglio d’Europa della maggioranza dei giudici del Tribunale chiude, per ora, il cerchio di una incredibile meschina figura cui la Repubblica sarà esposta a livello internazionale, grazie ad alcuni spregiudicati personaggi che si nascondono dietro il “ripristino dello stato di diritto”. Personaggi che sono irresponsabilmente seguiti da tutta la maggioranza con una lodevole eccezione.

Se tutto ciò sarà propedeutico all’arrivo di nuovi investimenti, di finanziamenti, ma soprattutto di una serena convivenza del nostro Paese con gli altri Stati democratici, lo vedremo. Ma temo che saranno dolori per noi. Non nutro la minima fiducia nel governo e mi sorprendo per l’atteggiamento pedissequo di tutta la maggioranza”.

Quindi ha aggiunto: “La lettera al Segretario Generale del Consiglio di Europa fa l’elenco di tutte le recenti prodezze che governo e maggioranza hanno realizzato a carico della giustizia. C’è da chiederci come pochi personaggi abbiano potuto agire indisturbati senza alcun rilievo da parte di nessuno e se le qualità pesanti della maggioranza dei consiglieri di governo siano così penosamente in difetto. È difficile anche collocare nella prima o nella seconda categoria il Segretario alla Giustizia, visti gli interventi stentati e poco convincenti che ha tenuti in diverse occasioni sul tema. Ora le magagne sono sul tavolo dei una situazione internazionale e vedremo chi ne uscirà con le ossa rotte. Mi piacerebbe che fossero solo i politici di governo e maggioranza ma temo che lo schiaffo al Paese sarà pesante”.

 

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