San Marino. Sulla querela di Marco Severini, il direttore di Nuovo Quotidiano di Rimini (e San Marino)

San Marino. Sulla querela  di Marco Severini, il  direttore di Nuovo Quotidiano di Rimini (e San Marino)

Il  Direttore di Nuovo Quotidiano di Rimini (e San Marino),  Claudio Casali,  in merito all’articolo di  La Tribuna Sammarinese avente per oggetto la querela di Marco Severini nei confronti anche del suo giornale,  per la vicenda Exit la7, ci ha inviato quanto segue:  

Abbiamo ricevuto notizia che il signor Marco Severini ci ha querelati per diffamazione a mezzo stampa. La stampa locale sammarinese non ha perso tempo per darne notizia. Lo facciamo anche noi, che oltre a essere parte in causa sentiamo il dovere di spiegare ai lettori l’accaduto.
In sintesi, il 24 e il 30 ottobre 2012 abbiamo dato conto sulla pagina di San Marino del caso Exit-La 7 e delle dichiarazioni rilasciate da Severini nel 2010 sui sistemi adottati per evadere il fisco, che avevano fatto infuriare mezzo Stato sammarinese e in particolar modo il segretario all’Industria Marco Arzilli. Al punto che, con tanto di conferenza stampa e nota ufficiale, Arzilli  citava che Severini aveva “menomato il prestigio e l’onorabilità della Repubblica di San Marino”, meritandosi fra l’altro la revoca della licenza di una sua società e una “causa per danni civili e materiali intentata dall’Esecutivo”. Si aggiungeva, riguardo a quel famoso filmato, che veniva “proposta l’emissione di fatture false attraverso l’utilizzo di una società fittizia in territorio sammarinese”.
Di questo abbiamo dato conto, data la rilevanza della questione, come ogni giornale d’informazione dovrebbe fare. Il signor Severini per tutta risposta, tramite il suo avvocato, nel dicembre scorso ci ha minacciato di querela e chiesto 20mila euro per chiudere la vicenda. Abbiamo così dovuto spiegare al suo legale la correttezza del nostro operato e, davanti al nostro fermo diniego a sborsare anche un solo euro, ora ha deciso di passare a vie di fatto.
Vogliamo informare il signor Severini, il suo legale e soprattutto i lettori sammarinesi che affronteremo la causa a testa alta, convinti di aver fatto correttamente il nostro dovere, pronti a chiamare a testimoniare tutti i soggetti che hanno avuto parte in questa vicenda. Verificheremo anche se il signor Severini, ritenendosi diffamato, querelerà anche la Segreteria di Stato, oppure se anche a San Marino vige la diffusa prassi di chiedere i danni ai giornali che danno conto delle dichiarazioni dei politici, lasciando i politici e i poteri forti fuori dalla contesa. Daremo conto dell’avanzamento del processo, in modo puntuale. Servirà a capire una volta per tutte se è possibile davvero esercitare la libertà di stampa in questa Repubblica
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