I luoghi detti comunemente ‘paradisi fiscali, una cinquantina, dai quali transiterebbe la metà dei flussi finanziari mondiali, sono nel mirino del G20 convocato per domani a Londra.
In una prima lista ‘provvisoria’ c’era inserita anche la Repubblica di San Marino. Poi anche San Marino, come già la Svizzera, si è impegnato
con lettera all’Ocse di accettare lo standard Ocse
per lo scambio di informazioni con altri Stati ed in particolare l’art. 26.
Non si sa se questi impegni saranno sufficienti ad escludere Svizzera, San Marino ed altri Paesi che hanno assunto pubblicamente impegni analoghi da una eventuale black list.
Poco rassicuranti le voci dalla Francia, che sembra parlare anche a nome della Germania. Il governo francese ha dichiarato che lascerà anticipatamente il tavolo della riunione se il G20 non adotterà una risoluzione molto rigida verso i ‘paradisi fiscali”.
vedi articolo di Le Monde