Testimoni della religiosità popolare
Le cellette ed edicole votive disseminate nelle campagne di tutta Italia e di San Marino
DAVIDE PEZZI (a cura di) Ai Romani si deve la classica centuriazione che suddivideva il territorio in appezzamenti delimitati da cardo e decumano. Questo creava inevitabilmente un incrocio, detto dai Romani “Compitum”. In questi incroci era solito piantare una pietra come segno identificativo del confine di proprietà. Col passare degli anni, questo simbolo si ricoprì di un significato religioso. Un tempo si pensava che questi punti fossero protetti dai “Lari” (spiriti protettori della famiglia proprietaria), poi, con l’avvento del Cristianesimo, i santi cristiani sostituirono le divinità pagane e questi incroci divennero dei luoghi di culto soprattutto dedicati alla Madonna simbolo di fertilità alla quale si affidava la speranza di ottenere un buon raccolto. Nelle nostre campagne vi sono ancora tantissime “edicole votive” o “cellette”, come si chiamano dalle nostre parti, spesso dedicate a Maria che indicano uno spazio sacro, che segnalavano ai pellegrini la presenza di una chiesa vicina e una tappa di preghiera e meditazione per i pellegrini. (…)
Tratto da L’informazione di San Marino
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