Grazie alla petizione promossa dall’Unione Nazionale Artigiani e PMI della Repubblica di San Marino, in 1.143 hanno espresso la propria avversità all’innalzamento della imposta sui servizi dal 3% al 4%, così come previsto dalla Finanziaria 2016. Le firme sono state consegnate al Segretario Gian Carlo Capicchioni (Finanze).
Aumentare le imposte sui consumi è motivo di crescita dell’inflazione a scapito dei consumatori e motivo di contrazione della competitività e funzionalità delle imprese sammarinesi, per conseguente contrazione del mercato e delle marginalità.
Una riflessione sulle imposte indirette è in atto, ma certamente la soluzione per affrontare eventuali riforme non può passare da un aumento ingiustificato delle imposte con valenza inflattiva sui prezzi, in una economia che deve puntare sulla competitività e convenienza dei propri prodotti e servizi. [c.s.]